Torri 'misura-vento' in arrivo in sette localita' nell'area del Mare Adriatico: Caorle (Veneto), Interporto di Ancona (Marche), Campomarino (Molise), Ortona (Abruzzo), Brindisi (Puglia), Lehza (Albania), Ulcinj (Montenegro). Dopo l'installazione della prima a Ravenna (Emilia Romagna) l'anno scorso, entra cosi' nel vivo il progetto Powered (Project of Offshore Wind Energy: Research, Experimentation, Development), partito nel 2011 e con un costo di tre milioni e seicentomila euro, in gran parte (85%) fondi europei di cooperazione transfrontaliera con i Paesi candidati all'adesione all'Unione europea (programma IPA Adriatico 2007-2013). "L'obiettivo finale del progetto, che si chiudera' a febbraio dell'anno prossimo, e' quello di misurare l'intensita' del vento sul Mare Adriatico per definire le linee guida per sapere se, dove e come installare impianti eolici off-shore" spiega Ercole Cauti, manager del progetto Powered. Grazie ai rilevamenti delle torri anemometriche "incroceremo i nostri dati - racconta Cauti - con quelli delle varie banche dati gia' esistenti e su questa base faremo una 'mappa del vento' a maglia strettissima, fino a un chilometro per chilometro". Attualmente il progetto sta valutando anche la collocazione di una torre anemometrica in mare. Powered include infine una "ricognizione puntuale di aree con vincoli ambientali, per la pesca, inopportunte per pregi paesaggistici, quella sull'idoneita' di aree portuali per installare cantieri per pale eoliche e uno studio sulle infrastrutture di trasporto dell'energia esistenti e su dove collocare le nuove" aggiunge il manager del progetto.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: