Per un difetto di notifica slitta al prossimo 17 dicembre l'udienza preliminare legata a un traffico di droga dalla Campania all'Abruzzo gestito da una banda di albanesi residenti nella Marsica e da basisti italiani con sede a Tagliacozzo. Associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e' l'accusa per 23 persone nei confronti delle quali la procura antimafia dell'Aquila ha chiesto il rinvio a giudizio. A capo della banda, secondo la direzione distrettuale antimafia e il sostituto procuratore Antonietta Picardi, c'era Edmond Kavalli, di nazionalita' albanese. Lo spaccio avveniva soprattutto nelle piazze di Avezzano e di Tagliacozzo, punti di riferimento per l'acquisto da parte di tutta la zona della Marsica. Gli altri indagati sono Saimir Kavalli, Vjolanda Kavalli, Erald Kaderja, Drilon Dervishaliaj, Nertin Collaku, Kujitim Picaku, Vladimir Picaku, Petrit Nikolli, Bledar Pjetre, Francesco Preca, Leons Cupi, Nikolin Kupi, tutti albanesi residenti tra Tagliacozzo e Avezzano. Gli italiani accusati sono Antonio Ippoliti, Stefano Mosca, Alessio Pascucci, Valerio Pinori, Guido Congionti, Pietro Catalano, Giorgio Garbuio, Danilo Occhiuzzi, Tiziano Passalacqua, 21, tutti di Tagliacozzo, Walter D'Alessandro, dell'Aquila.
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