'Un Consiglio comunale dell'Aquila straordinario davanti a palazzo Madama, sede del Senato'. Cosi' il presidente dell'assemblea Carlo Benedetti svela una delle forme di protesta a cui si sta pensando se non ci saranno flussi certi di denaro per la ricostruzione.
'C'e' bisogno di sensibilizzare il Parlamento a occuparsi concretamente dell'Aquila, definita 'grande questione nazionale' dal presidente Pietro Grasso - spiega Benedetti - L'allarme del sindaco Massimo Cialente non deve passare inosservato, il suo grido di dolore si basa su una situazione di grave disagio'.
Nel corso della fiaccolata della memoria per ricordare le 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009, il primo cittadino aveva dichiarato: 'Quello di quest'anno e' l'anniversario piu' brutto', minacciando anche proteste clamorose, 'la prima cosa che chiedero' e' che si tolga il tricolore e che vada via il prefetto, come dire, ci lascino morire in pace'.
In tal senso sempre il presidente Benedetti spiega che 'non si puo' continuare a ignorare una citta' martoriata e offesa, dove e' impossibile vivere una vita normale'.
Nel post-sisma l'assemblea consiliare aquilana si e' riunita un'altra volta fuori dalla sua sede naturale, il 29 novembre 2011 nella sede del Comitato delle Regioni a Bruxelles, come forma di sensibilizzazione sull'istituzione della zona franca urbana.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 3
Condividi: