"L'emergenza idrica in Abruzzo è iniziata e man mano che si va avanti la situazione potrà solo peggiorare". Lo dice il direttore tecnico dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara, Lorenzo Livello.
L'azienda, intanto, ha comunicato la riduzione dell'erogazione, nelle ore notturne, nei comuni di Penne e Pianella. I rubinetti, dunque, resteranno a secco di notte, almeno fino al 22 luglio, in decine di comuni del Pescarese, del Chietino e del Teramano.
La situazione e' analoga a Pescara e a Montesilvano, seppure in apparenza possa sembrare meno critica: "in città - spiega Livello - ormai quasi tutti hanno l'autoclave, quindi e' difficile avvertire i disagi, ma comunque la pressione idrica e' stata ridotta dappertutto. Chiaramente, riducendo l'erogazione, stiamo cercando di ridistribuire l'acqua, con l'obiettivo di evitare che i rubinetti possano restare a secco anche di giorno'.
L'Aca, che sta provvedendo a una serie di interventi tecnici 'per garantire un'integrazione idrica che compensi i cali', rinnova l'invito ai sindaci, affinche' controllino che i cittadini facciano un uso razionale dell'acqua, perche' 'si continua a registrare un sovracconsumo notevole'.
Questi i comuni interessati dalla chiusura dei serbatoi nelle ore notturne: Tocco da Casauria, Torre de' Passeri, Cepagatti, Rosciano, Alanno, Scafa, Manoppello, Cugnoli, Civitaquana, Catignano, Nocciano, Pietranico Pescosansonesco, Civitella Casanova, Collecorvino, Loreto Aprutino, Montebello di Bertona, Penne, Pianella ; Chieti, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina, Casalincontrada, Francavilla al Mare, Ripa Teatina; Castiglione Messer Raimondo.
Nel frattempo si aggrava la carenza idrica nel Teramano e la Ruzzo Spa e' pronta alle turnazioni nella distribuzione dell'acqua per limitare disagi all'utenza. Le difficolta' di approvvigionamento dell'acqua potabile, dovute principalmente alle particolari condizioni climatiche ed al sensibile abbassamento delle falde acquifere, hanno prodotto la diminuzione delle portate che normalmente in questo periodo raggiungevano il massimo livello di disponibilita'. La costa e la Val Vibrata le aree piu' a rischio. Il presidente del Ruzzo, Carlo Ciapanna, invita i sindaci ad emanare ordinanza sul divieto di utilizzo della risorsa idrica solo ed esclusivamente per uso igienico e potabile evitando pertanto l'uso indiscriminato per altri scopi
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