Lo stato di qualita' delle acque della Marsica, sia sotterranee che superficiali, desta preoccupazione alla luce dei dati dei monitoraggi Arta ed e' indispensabile diminuire la pressione antropica, non solo introducendo la depurazione o migliorandola ma anche evitando nuove captazioni. Inoltre devono essere abbandonate pratiche agricole che appaiono estremamente impattanti. Il Forum abruzzese dei Movimenti dell'Acqua commenta cosi' i dati dell'Arta sullo stato dell'acqua nella Marsica, per acque sotterranee e superficiali. Per quanto riguarda i corsi d'acqua superficiali si riportano i dati relativi al monitoraggio del triennio 2010-2012, quello piu' recente a disposizione per valutare lo stato delle acque rispetto agli obiettivi di qualita' da raggiungere entro il 2015 secondo la Direttiva 60/2000 dell'Unione europea. Infatti tutti i fiumi dell'Unione entro quella data dovrebbero essere nello Stato Ecologico "Buono". La classificazione dei fiumi della Marsica e' - secondo il Forum Acqua - assolutamente distante da questo obiettivo e solo due stazioni di monitoraggio, quelle dei tratti superiori del Giovenco e del Liri, in situazioni di assenza di attivita' umane rilevanti, centrano l'obiettivo comunitario. Tutte le altre sono nelle classi "sufficiente" (Liri corso intermedio, Giovenco corso inferiore), "scarso" (Imele tratto inferiore e Turano) o addirittura "pessimo" (Fosso La Raffia e Imele tratto superiore). Queste due ultime stazioni sono le uniche nell'intera provincia di L'Aquila a presentare questo stato disastroso delle acque. L'Arta pubblica sul suo sito Web anche un quadro dello stato di qualita' delle acque sotterranee rispetto ai limiti di legge. Ebbene, i dati per il 2011, gli ultimi disponibili online, mostrano l'esistenza di diversi punti di rilevamento con valori oltre i limiti di legge, alcuni dei quali anche con tendenza al peggioramento. "La situazione dell'acqua nella Marsica - dichiara Augusto De Sanctis, del Forum abruzzese dei Movimenti dell'Acqua - e' disastrosa. Ovviamente e' indispensabile colmare i gravissimi ritardi nella depurazione, che per diversi centri e' addirittura del tutto assente. A mero titolo di esempio, ricordo che la condizione di questo servizio a Pescasseroli, capitale di un parco nazionale, e' tale che l'Unione europea ha aperto una procedura d'infrazione"
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