"La Commissione Europea apre un'inchiesta e bacchetta duramente l'Abruzzo sulle norme relative alle procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale (V.inc.a.), chiedendo l'immediata introduzione di nuove 21 azioni in assenza delle quali sara' costretta ad aprire l'ennesima procedura d'infrazione". Ad affermarlo e' il Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua, che auspica un "immediato ravvedimento operoso sia da parte del Consiglio regionale che della Commissione Via". In particolare, secondo gli ambientalisti, "la Commissione Europea e' intervenuta lo scorso anno aprendo una procedura di pre-infrazione (EU-Pilot) dopo molteplici esposti riguardanti la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale che, sulla base della Direttiva 43/92/CE "Habitat", bisogna svolgere per piani e progetti che possono incidere sulla naturalita' dei preziosi Siti di Interesse Comunitari e sulle Zone di Protezione Speciale".
"In caso di mancato adempimento - dichiarano gli attivisti - la Commissione riterra' l'Italia inadempiente rispetto al diritto comunitario e aprira' di conseguenza una procedura d'infrazione che di solito si chiude con una condanna per lo Stato inadempiente". Unico spiraglio, in questi "anni bui", secondo il Forum, e' stato la norma 'Acerbo' sulla procedura di Via, prima approvata dal Consiglio regionale e poi in larga parte "congelata". Una norma che, a detta degli ambientalisti, "avrebbe evitato questa figuraccia alla regione che si vanta di essere regione verde d'Europa".
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