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Pubblicato il 13/06/2013 11:11

Allergia, centro di eccellenza all'Aquila

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Tempi di attesa ridotti e sperimentazioni all'unità operativa del San Salvatore

Una settimana d'attesa all'Aquila per i test sulle allergia contro un'attesa tra i 3 mesi e 1 anno nelle regioni limitrofe. I tempi ridotti sono uno dei principali punti di forza dell'Unita' operativa di Allergologia del San Salvatore, diretta dal dottor Carlo Di Stanislao, che attira una rilevante fetta di utenti da altre regioni: 25 su 100 vengono da Lazio, Marche e Campania, provocando la cosiddetta mobilita' attiva.

Su oltre 600 pazienti che si sono rivolti ad Allergologia dell'ospedale di L'Aquila, la meta' e' affetta da allergia da pollini (piante) e delle graminacee (erbe). La percentuale pero', spiega il dr. Di Stanislao, rientra negli ordinari standard.

Come volume complessivo di attivita' Allergologia effettua oltre 2.100 prestazioni annue, di cui 1.200 visite e 900 test per prove allergiche, quindi su prescrizione dello specialista. Anche gli accertamenti per reazioni ai farmaci, rispetto ad altre realta', si fanno rapidamente: 15 giorni anziche' i molti mesi di attesa (fino a un anno) in altre regioni. Inoltre il San Salvatore è l'unico ospedale dove si può sapere con certezza se si è affetti da una congiuntivite dovuta ad allergia o a cause diverse, grazie agli accertamenti che, tecnicamente, si chiamano 'strisci congiuntivali': un tampone non invasivo, garantiscono i medici, che serve a raccogliere lacrime per verificare la natura del problema. Al San Salvatore si eseguono 200 test l'anno di cui 50 su pazienti residenti in altre Asl abruzzesi.

Il 30% dei giovani d'eta' tra 16 e 25 anni, secondo dati mondiali di allergologia, soffre di dermatiti dovute a contatto col nichel (metallo) in misura uguale per maschi e femmine. Le conseguenze sono lesioni cutanee con eritema e vescicole pruriginose che, se trascurate, causano desquamazioni della pelle e gonfiori. La patologia interessa in particolare i giovani (come detto: tra 16 e 25 anni) che utilizzano articoli di bigiotteria come orecchini, piercing, collane bracciali, monete ecc. Al servizio allergologia di L'Aquila, allo scopo di trovare un rimedio di maggiore efficacia e dagli effetti piu' duraturi rispetto alle consuete cure, si sta attuando da due anni una sperimentazione - ovviamente sulla base di previsti protocolli nazionali - per valutare l'efficacia di una terapia orale al nichel, con un trattamento simile ad un "vaccino" orale. Una cura che prevede l'impiego di dosi inizialmente crescenti e poi costanti di solfato di nichel, contenute in capsule. I risultati della sperimentazione saranno noti, secondo i tempi stabiliti dalla normativa, entro i prossimi 3 anni. Il servizio somministra la terapia per veleno di imenotteri (api, vespe, calabroni ecc.) che consiste nell'iniezione sottocutanea di veleno in dosi crescenti per stimolare i meccanismi protettivi dell'organismo contro gli effetti di ulteriori punture. "Le vie respiratorie", commenta il dr. Di Stanislao, "sono le piu' colpite: basti pensare alla rinite (il cosiddetto raffreddore da fieno), alla tosse o all'asma allergica che talvolta coesistono accompagnate o meno a prurito e/o a lacrimazione oculare (congiuntivite allergica). Anche la pelle puo' essere la sede di fastidiose dermatiti o di orticaria accompagnate o meno da prurito, legate ad allergie. Il test cutaneo (prick test) rimane l'indagine di primo livello; nel caso di coinvolgimento delle basse vie respiratorie (tosse, asma) e' utile un test funzionale bronchiale (spirometria): da noi", conclude Di Stanislao, "si eseguono sia test diretti sul soggetto sia in vitro, con la collaborazione del Laboratorio Analisi".

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