I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Atessa hanno arrestato la terza donna che lo scorso 19 ottobre avrebbe preso parte alla rapina alla gioielleria Gran Luce di Atessa, bottino 50 mila euro.
In carcere e' finita Maria Di Martino, 54 anni, di Pescara. In base alle accuse la donna avrebbe minacciato la proprietaria della gioielleria puntandole una mano contro il fianco facendole credere di essere armata di pistola, poi sarebbe fuggita con le due complici, le sorelle Laura e Pamela Lazzari, di 26 e 37 anni, arrestate in precedenza, ancora recluse al carcere di Chieti. Nei confronti delle sorelle Lazzari, giostraie residenti a Pescara, la procura di Lanciano ha gia' chiesto al gip il rinvio a giudizio per la rapina ad Atessa.
Nel corso dell'indagine, i carabinieri hanno poi accertato che le tre donne erano specializzate in rapine e furti alle gioiellerie, compiute anche in altre zone d'Abruzzo, Molise, Sicilia e Marche per un bottino totale stimato in 150 mila euro.
La tecnica era sempre la stessa: due di loro chiedevano di visionare i gioielli mentre la terza si impossessava con abilita' dei preziosi.
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Secondo l'accusa è una giovane giostraia pescarese
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