E' di origini pescaresi uno dei due anarchici indagati per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, amministratore delegato di Ansaldo Energia, eseguito questa mattina perche' c'era il pericolo che fuggissero. Lo ha spiegato in conferenza stampa il procuratore capo di Genova Michele Di Lecce.
'La procura - ha detto Di Lecce - ha deciso di procedere con il fermo degli indagati perche' le acquisizioni delle indagini sembrano sufficienti e anche perche' da una serie di accertamenti, di intercettazioni telefoniche, era emersa la possibilita' che uno o entrambi si allontanassero nei prossimi giorni dal territorio nazionale. Per questo c'e' stata la svolta del fermo, operato questa mattina nelle residenze dove i due normalmente vivono'.
Nicola Gai, 35 anni, e' nato e vive a Torino, dove lavora in un'azienda di famiglia, una tipografia.
Alfredo Cospito, 45 anni, risulta disoccupato. Originario di Pescara, convive con una tatuatrice a Torino. Ha numerosi precedenti per episodi legati all'eversione. Questo l'identikit dei due presunti attentatori di Roberto Adinolfi tracciato dal procuratore di Genova, Michele Di Lecce.
Secondo gli investigatori ha gravitato in alcune realta' anarchiche in varie zone d'Italia. Cospito, a Perugia, ha un procedimento in corso sempre per episodi di eversione. Pare che l'uomo non svolga alcuna attivita' professionale.
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