I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari, in collaborazione con i colleghi di Torino, Bologna, Monza, Genova, Firenze, con la sezione di Siracusa e con l'Arma territoriale, hanno eseguito su tutto il territorio nazionale 20 perquisizioni, ordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, portando alla luce una vasta rete dedita alla realizzazione e allo smercio di opere d'arte contraffatte che coinvolge 40 persone. Sono state sequestrate opere che se immesse sul mercato come autentiche avrebbero fruttato un incasso di circa 400mila euro. I reati contestati sono ricettazione e contraffazione di opere d'arte. L'attivita' d'indagine era nata dai numerosi sequestri di opere false di Nino Caffe', nome d'arte di Giovannino Caffe' (Alfedena, 24 giugno 1908 - Pesaro, 17 maggio 1975), pittore e incisore, operati in Puglia dal Nucleo Cc Tpc di Bari, nel corso di servizi preventivi in gallerie d'arte, mercatini e fiere. Gli accertamenti, durati diversi mesi e conclusi nei giorni scorsi, hanno portato a individuare una rete che comprendeva mercanti d'arte e case d'asta ed era in grado di realizzare, corredare di falsi certificati di autenticita' e smerciare false opere pittoriche. I sequestri sono avvenuti presso gallerie d'arte e collezionisti a Bari, Roma, Pescara, Ravenna, Ferrara, Forli' Firenze, Lecco, Mantova, Novara, Torino, Savona e Ragusa. Nelle mani dei Carabinieri sono finiti otto tavole preparatorie per realizzare falsi di Nino caffe', 27 fra olii su tela e olii su tavola falsamente attribuiti a Caffe', 20 olii su tela di altri artisti contemporanei fra i quali Schifano, Borghese, Alinari, Sassu, Guidi, Dorazio, Scheggi e Vasarely ritenuti falsi, 234 fotografie di Caffe', tre false autentiche di opere di Caffe' e Pistoletto, 34 faldoni contenenti schede di catalogazione e riproduzioni fotografiche di opere di Caffe' e attrezzature per la realizzazione di falsi.
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