Sono due ragazzi aquilani, un macedone, un romeno e un altro da identificare, tutti di eta' compresa tra i 14 ed i 15 anni, i cinque bulli responsabili dell' aggressione avvenuta due giorni fa, ai danni di due studenti, all' interno della scuola media 'Dante Alighieri' dell' Aquila, ubicata nel polo scolastico di Colle Sapone. Lo ha detto stamane nel corso di una conferenza stampa, i responsabili della squadra mobile Maurilio Grasso e della Squadra volante, Enrico Rendesi. I giovani sono accusati a vario titolo di lesioni, violenza privata, interruzione di pubblico servizio ed ingiurie e minacce, reato quest' ultimo che si procede a querela di parte. I ragazzi frequentano l'Itis e sono tutti compagni della stessa classe, alcuni hanno frequentato in passato la stessa Alighieri. Il dirigente della mobile ha evidenziato lo stupore dei familiari dei bulli, nell'apprendere la notizia. Giovani che non hanno precedenti penali ed appartenenti a famiglie ben integrate in citta'. Gli investigatori stanno svolgendo ulteriori acceramenti per risalire agli autori di un altro gesto avvenuto il giorno prima sempre alla 'Dante' quando ignoti hanno infranto una vetrata della scuola dopo aver lanciato delle mele. L'episodio piu' grave ed oggetto delle contestazioni penali (presso il Tribunale dei Minorenni dell' Aquila e' accaduto intorno alle 8.30 dell'altro ieri, quando ancora l'insegnante della prima ora non era in cattedra. I ragazzi sono entrati in una classe di terza media iniziando a impartire ordini agli studenti: quando qualche alunno ha cercato di reagire, invitandoli a uscire, e' scatatta l'aggressione. Uno studente e' stato colpito con un pugno e ha riportato una micro frattura al volto, l'altro e' stato strattonato per il collo. Il gruppetto, che a quanto pare si sarebbe reso responsabile di altri episodi del genere, era poi fuggito. Ad incastrarli, alcune testimonianze di studenti che li avevano visti nei giorni scorsi fuori la scuola media.
"Il fenomeno del bullismo esiste, non e' allarmante ma va seguito e tenuto sotto controllo. Nell'ultimo anno i casi sono aumentati, e' difficile stabilire se dipende dal fatto che c'e' piu' coraggio nel denunciare oppure se si si sono verificati piu' episodi". Questo quanto affermato dal capo della squadra mobile dell' Aquila, Maurilio Grasso, sul fenomeno del bullismo nel capoluogo abruzzese, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell'operazione che ha portato alla denuncia di quattro giovani ritenuti autori dell'aggressione ad alcuni alunni di una terza della scuola media Dante Alighieri. "Questo fa capire che all'Aquila qualcosa e' cambiato, per quanto ci riguarda faremo di tutto per contrastare il fenomeno'', dice ancora Grasso. I casi "che la polizia sta attenzionando scrupolosamente", si riferiscono anche ad alcune azioni messe a segno da gruppi di giovani fuori dalle scuole, ad esempio nelle fermate degli autobus, ai danni di ragazzi ai quali sono stati sottratti anche soldi. Per creare le condizioni piu' favorevoli a contrastare il fenomeno, grasso ha lanciato un appello affinche' sia i giovani sia i genitori trovino il coraggio di denunciare superando "la comprensibile paura" di ritorsioni o minacce. A tale proposito, c'e' da sottolineare che nella scuola media Dante Alighieri, che si trova in una zona dove e' concentrata la presenza di numerosi istituti, in particolare superiori, il preside Giuliano Tomassi, non ha denunciato l'episodio del lancio di mele e altri oggetti tra cui sassi che ha danneggiato una vetrata. Il preside e' stato ascoltato dai poliziotti e solo ieri, il giorno dopo l' aggressione da parte dei quattro giovani, degli alunni di una terza, ha inviato una nota alla questura. In riferimento all' atto di bullismo dell'altro ieri, e' stato passato al vaglio anche il comportamento dei bidelli rispetto alla questione della sicurezza.
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