Si sapra' il 17 settembre se l'ufficiale giudiziario puo' procedere nella riscossione forzata nei confronti di Equitalia. Per quella data infatti e' prevista la pronuncia del giudice per l'esecuzioni dell'Aquila, Annarita Giuliani, sulla vicenda. A chiedere l'intervento del giudice e' stato l'ufficiale giudiziario, Rita Lo Muto che, nei giorni scorsi, non ha potuto procedere all'incasso del precetto presentato dall'avvocato Carlo Ponticiello di Napoli per conto di un imprenditore di Sulmona che ha vinto una causa nei confronti di Equitalia, perche' la stessa societa' ha sostenuto che le somme giacenti in cassa sono di pertinenza degli enti creditori cosi' come i computer contenenti dati sensibili.
'Aldila' del pronunciamento del giudice che dovrebbe avvenire lunedi' 17 settembre - spiega l'avvocato Ponticiello - Equitalia deve avere un istituto tesoriero delle proprie risorse economiche. E davanti alla richiesta dell'ufficiale giudiziario aveva l'obbligo di dichiarare quale era l'istituto bancario preposto all'uopo. Perche' non lo ha fatto?'.
'Ribadisco - conclude il legale napoletano - che e' quanto meno singolare l'autoriduzione effettuata da Equitalia sul pignoramento dovuto. Se fosse legale questo comportamento, la stessa societa' di riscossione dovrebbe consentire ad ogni contribuente di pagare solo cio' che si ritiene giusto di ogni cartella esattoriale'.
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