"Il Governo dia subito seguito all'Ordine del giorno della Camera per il contributo alla ricostruzione anche per i proprietari unici di seconde case di tutti i centri storici delle frazioni aquilane e dei Comuni del Cratere sismico". Lo affermano, in una nota, i consiglieri comunali dei cattolici democratici Salvatotre Placidi e Adriano Durante, il coordinatore del movimento, Giampalo Arduini e Giliano Sciocchetti, segretario dell'Associazione abruzzese di Roma. "Dopo tre anni e mezzo dal sisma - dicono - e' ora di porsi il problema delle seconde case, comprese quelle di valenza storico-artistica, presenti sul territorio del cratere sismico. Su questo argomento, il gruppo dei Cattolici Democratici del Consiglio comunale dell'Aquila ha avviato una battaglia perche' il diritto alla ricostruzione sia riconosciuto a tutti, indistintamente, senza le discriminazioni che le ordinanze e la Legge Barca hanno finora perpetrato. E numerosi sono i contatti avuti con tanti cittadini, proprietari unici delle abitazioni diverse dalla principale al di fuori del centro storico dell'Aquila (i veri penalizzati del processo di ricostruzione), che intendono formare un comitato affinche' le loro aspettative abbiamo una risposta concreta. Gli edifici ricadenti nella categoria delle seconde case, in particolare quelli classificati E , visto il fallimento della normativa dell'OPCM n. 3790, con il demenziale 'tetto di 80.000 euro nominali' - con il quale si dovrebbero addirittura ricostruire anche gli edifici distrutti, senza un adeguato finanziamento degli interventi di recupero - saranno destinati a diventare ruderi, con la prospettiva di finire in mano alla speculazione edilizia per la demolizione e ricostruzione. Una cosa deve essere chiara - dicono i cattolici democratici - : se il Governo non ha i soldi, non li ha nemmeno la stragrande maggioranza dei proprietari. Dopo l'approvazione della Legge Barca alla Camera, il Governo ha accolto un ordine del giorno 'interpretativo', di cui l'on. Lolli e' primo firmatario insieme ai parlamentari De Angelis, Di Biagio, Misiti, Piffari. Tale documento, partendo dalla premessa che la legge prevede che a beneficiare del contributo per la ricostruzione siano solo i proprietari delle seconde case del centro storico dell'Aquila, impegna il Governo affinche' tanto il finanziamento per intero per la ricostruzione delle parti comuni delle unita' immobiliari ubicate nei centri storici di tutti i comuni del cratere non adibite ad abitazione principale ricadenti all'interno di aggregati, anche se interamente costituiti da immobili non adibiti ad abitazione principale, quanto il finanziamento per le singole abitazioni, avvenga in coerenza con la normativa prevista dalla stessa Legge Barca e con le ordinanze in vigore in quanto applicabili"
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