Una manifestazione dei lavoratori abruzzesi del comparto delle Bonifiche e' prevista per il 14 novembre, dalle 11 alle 13, davanti alla sede della Prefettura, all'Aquila. Le maestranze e le organizzazioni sindacali chiederanno anche un incontro con il Prefetto, per evidenziare "il disagio che i dipendenti dei Consorzi di bonifica stanno vivendo a causa del mancato rinnovo, ormai da dieci mesi, del contratto collettivo nazionale".
"I cinque Consorzi di bonifica che operano in Abruzzo, due nella provincia dell'Aquila, due a Chieti e uno a Teramo, occupano circa 280 lavoratori, tra fissi e stagionali", dichiara Feliciantonio Maurizi, segretario generale aggiunto Fai-Cisl Abruzzo, "si tratta di enti fondamentali per il presidio del territorio, che garantiscono oltre all'espletamento dei servizi tradizionali, quali l'irrigazione, anche l'attivita' di prevenzione dei dissesti idro-geologici e che si stanno avviando ad una virtuosa fase di produzione di energia alternativa da fonti rinnovabili: eolico, fotovoltaico e idroelettrico".
Maurizi spiega il motivo alla base dello sciopero: "A dieci mesi dall'inizio della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2011, ancora il nodo non viene sciolto. In una prima fase", sottolinea il sindacalista della Fai-Cisl, "il Sindacato delle bonifiche ha dichiarato irricevibile la nostra piattaforma, adducendo motivi pretestuosi; dopo una lunga trattativa estiva, a settembre si e' fatto portavoce di una proposta irrisoria: uno scatto economico, per i lavoratori del comparto, del 5,5% del salario, su base quadriennale". La manifestazione di protesta e' organizzata dalle segreterie regionali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil.
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