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Pubblicato il 17/03/2014 18:06

Corsi "fantasma", confermati i sequestri di beni

l'aquila, corso, confartigianato, fantasma

Restano sequestrati i conti correnti bancari, beni mobili ed immobili sino all'equivalente dell'illecito profitto conseguito appartenenti a Luigi Lombardo e Pio Fulvi, gia' presidente e amministratore delegato della Confartigianato L'Aquila per presunti corsi fantasma relativi alla ricostruzione post-sisma. Lo ha stabilito stamani il Tribunale del Riesame dell'Aquila rigettando l'istanza di revoca della misura del Gip presentata dal legale di fiducia dei due indagati. L'inchiesta dei finanzieri e carabinieri del Reparto operativo dell'Aquila vede coinvolte complessivamente nove persone che hanno concorso, mediante rilascio di false fatture, con gli allora vertici della Confartigianato locale nell'organizzare dei corsi di formazione destinati alle maestranze da utilizzare nei cantieri della ricostruzione aquilana. Secondo l'accusa i vertici della Confartigianato aquilana, al fine di ottenere un contributo dalla Fondartigianato di Roma, per oltre 200 mila euro, avrebbero contabilizzato false spese per organizzare numerosi corsi di formazione che, invece, si sono svolti solo parzialmente e, in alcuni casi, addirittura non si sarebbero neanche svolti. L'ipotesi di reato riguarda il riconoscimento integrale del contributo. A tal fine gli indagati hanno predisposto documentazione relativa a prestazioni didattiche e di tutoraggio che di fatto o non si sono mai svolte o si sono svolte solo parzialmente e con modalita' difformi da quelle rendicontate e per le quali, conseguentemente, non sono stati corrisposti i relativi compensi ai docenti, se non in parte. Inoltre avrebbero rendicontato l'avvenuto pagamento di un canone annuo di locazione per l'utilizzo di un modulo abitativo provvisorio (Map) dove si sarebbero svolti alcuni dei corsi per un canone di 20.800 euro quando invece il Map veniva utilizzato per soli tre mesi ed era di proprieta' dell'Associazione Cardinale Innocenti di cui Luigi Lombardi, ex console generale di Malta a San Marino, e Fulvio Pio erano i responsabili; lo stesso Map, stando sempre alle indagini, era stato acquistato ad un prezzo addirittura di molto inferiore (appena 8.000 euro) al canone di locazione rendicontato; il cosiddetto contratto di locazione, non registrato presso il competente Ufficio finanziario, era stato firmato da Luigi Lombardo quale rappresentate della Confartigianato di L'Aquila e da Fulvio Pio quale rappresentante dell'Associazione Cardinale Innocenti ma dalle indagini e' emerso che alcun canone di locazione veniva realmente corrisposto.

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