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Pubblicato il 08/12/2012 00:12

Di Orio: "Spiegherò tutto al giudice"

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Il rettore dell'università dell'Aquila replica alla richiesta di commissariamento dell'ateneo avanzata dal professor Tiberti

 

'Siamo solo di fronte a una richiesta di rinvio a giudizio, quando andro' davanti al giudice spieghero' tutto, con la massima serenità'. Lo ha detto il rettore dell'Universita' dell'Aquila, Ferdinando Di Orio, replicando al docente universitario Sergio Tiberti che, alla luce della richiesta di rinvio a giudizio del Pm David Mancini della Procura dell'Aquila sull'inchiesta relativi all'affitto dell'ex Optimes per la facolta' di Ingegneria, aveva chiesto il commissariamento dell'Ateneo.

Commissariamento richiesto in vista di un eventuale rinvio a giudizio, il che presupporrebbe la nomina di un avvocato di parte civile dell'Universita' che, eventualmente, dovrebbe essere compiuta dallo stesso Di Orio. Per Tiberti un'analoga situazione, all'Universita' di Messina, porto' al commissariamento dell'ateneo siciliano.

'Io vanto un merito: avevamo seimila studenti che non sapevamo dove collocare e in pochi mesi abbiamo trovato loro una sede nell'ex Optimes. Tutta la parte amministrativa contabile non compete al rettore', ha aggiunto Di Orio.

Altro punto contestato dal professor Tiberti e' quello relativo alla pubblicazione del bando per l'individuazione del nuovo direttore generale. 'E' un avviso pubblico, non concorso, e siamo gia' in ritardo - ha sottolineato Di Orio - Se non l'abbiamo fatto prima e' stata solo per l'indecorosa querelle sollevata dal decano sulle elezioni da farsi oppure no. La legge 240 del 2010 prevede il direttore generale e non quello amministrativo Siamo costretti a modificare questa figura. E poi i titoli necessari nell'avviso ci sono. Gli uffici hanno semplicemente applicato la norma'.

 

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