Con la presunta accusa di concorso in abuso d'ufficio, il gup di Lanciano, Marina Valente, ha rinviato a giudizio l'intero cda dell'ex Consorzio comprensoriale smaltimento rifiuti di Lanciano, 53 comuni soci, divenuto Eco.Lan spa, e l'avvocato Giacomo Nicolucci nel ruolo di supervisore dell'ente e di consulente. In merito allo stesso procedimento il 22 aprile 2013 l'allora gup Flavia Grilli aveva invece prosciolto tutti, perche' il fatto non sussiste. Sulla sentenza si e' appellato il procuratore Francesco Menditto e la Cassazione ha annullato il provvedimento, rinviando di nuovo gli atti al gup per una nuova valutazione del caso in merito alle norme di riferimento e il profilo di dolo. Oltre a Nicolucci, a giudizio, il 16 luglio prossimo, vanno l'ex presidente Riccardo La Morgia e i consiglieri Nicola Di Toro, Luigi Toppeta, Nicola Carulli, Camillo Di Giuseppe. La procura ha contestato la violazione delle norme dello statuto per l'affidamento degli incarichi a Nicolucci. Questo procedimento si riunifica al processo in corso che vede imputati i soli membri del cda del Consorzio rifiuti, sempre per abuso, in relazione all'aumento delle indennita' nel 2008 e 2009, in regime di prorogatio del cda, in violazione dello stesso statuto e delle norme che stabiliscono le indennita' per gli amministratori. Su quest'ultimo aspetto si e' gia' pronunciata la Corte dei Conti che ha archiviato il caso stabilendo che non c'e' stato danno erariale.
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