"Non riusciamo a comprendere il perche' del nervosismo della maggioranza e del sindaco sul mancato accordo per la ratifica dell'Accordo di Programma sulle aree ex Cofa, visto che in sala Giunta, nell'incontro fra i capigruppo era stato un punto di incontro per apportare modifiche, anche perche' la nostra obiezione riguardava unicamente le procedure". Lo ha detto il capogruppo di Fli al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli che ha partecipato (assieme ai consiglieri Renato Ranieri e Giuseppe Bruno, al coordinatore cittadino Fabio Di Paolo e al capogruppo alla Provincia Gianni Teodoro) alla conferenza stampa congiunta col Pd per illustrare la posizione dell'opposizione sulla spinosa questione delle aree ex Cofa.
"Come capogruppo di Futuro e Liberta' per l'Italia voglio ringraziare i consiglieri del Partito Democratico, di Rifondazione Comunista, Sel e Italia dei Valori per aver dato prova di grande unita' e compattezza in aula e aver cosi' vinto una battaglia politica storica perche' c'era in ballo il futuro di un'area importante per la citta' di Pescara. Ma come capogruppo di Fli ringrazio l'opposizione anche per aver dimostrato di tenere ai pescaresi e ai suoi cittadini. La cosa che mi ha meravigliato - ha detto ancora Pignoli - e' il fatto di aver constatato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che la maggioranza che amministra questa citta' e' sempre piu' politicamente ostaggio dei poteri forti. E questo e' un fatto gravissimo che io voglio oggi denunciare con forza. Noi abbiamo fatto ostruzionismo perche' non ci abbiamo visto chiaro sull'Accordo di Programma che e' sembrato un contenitore vuoto. Siamo contro la costruzione di palazzi, centri commerciali e negozi e alberghi, e riteniamo invece che quell'area debba diventare un polo di attrazione turistica per far ripartire l'economia cittadina". Il coordinatore cittadino Fabio Di Paolo, insieme al capogruppo Pignoli hanno poi aggiunto: "Su quell'area esiste un vincolo urbanistico stabilito da una Legge Regionale che prevede una destinazione a fini pubblicistici, cioe' finalizzata alla realizzazione di impianti, attrezzature e servizi pubblici o di pubblica utilita'. Non comprendiamo le ragioni che oggi impedirebbero alla Camera di Commercio di acquistare quelle aree visto che la scelta pianificatoria sarebbe comunque riservata al Comune di Pescara. Se l'ente camerale e' davvero interessato all'acquisto dell'ex Cofa stipuli l'atto di compravendita nei termini previsti dal protocollo d'intesa all'epoca sottoscritto".
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