Scontro in Consiglio Comunale sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele. Lo stop al progetto voluto dall'amministrazione Mascia per il Partito Democratico rappresenta una 'eclatante resa sul progetto, improvvisato ed inopportuno, che prevedeva la pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele cosa ancor piu' grave spostare il carico sull'area di risulta'.
Secondo il Pd, 'Il Consiglio comunale di Pescara ha approvato la mozione che blocca il progetto di pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele e la maggioranza ha sfiduciato il Capogruppo del PdL. A nulla e' valso l'appello lanciato nei giorni scorsi dal Sindaco Mascia con una accorata lettera indirizzata alla sua maggioranza al grido di: 'Serriamo le fila'. Al di la' del fatto contingente - scrive la nota - la giornata odierna ha messo in evidenza il nuovo clima che si respira nell'aula consiliare'.
Pronta la replica del vice sindaco Berardino Fiorilli che ha specifcato che non si tratta di un blocco per il progetto di riqualificazione di corso Vittorio Emanuele, ma solo di una sospensione temporanea per dare modo ai consiglieri comunali di approfondire le carte dell'iniziativa. Fiorilli ha dato il via libera all'approvazione della mozione, dopo alcune modifiche di sostanza sul testo del documento, con 27 voti a favore e l'astensione del consigliere Pdl Armando Foschi.
'Sono certo che in pochi giorni riusciremo a dissipare tutti i dubbi su un'opera tanto importante sulla quale non possono esserci polemiche. Il Consiglio - ha spiegato Fiorilli - ha chiesto un ulteriore approfondimento di quel progetto di rilevanza strategica che mira a rivoluzionare il volto stesso della citta'. Un progetto sul quale, a mio giudizio, sono sorte polemiche determinate da una non approfondita conoscenza dell'iniziativa e soprattutto delle motivazioni di cui è stato frutto. Da giorni abbiamo avviato una fase di concertazione e di approfondimento della progettazione esecutiva attraverso le due Commissioni, Grandi Infrastrutture e Ambiente. Per tale ragione la maggioranza si è espressa a favore non di un blocco delle opere, ma di una sospensione temporanea, tesa solo a garantire il tempo sufficiente per l'approfondimento delle carte".
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