Il gup Flavia Grilli di Lanciano ha disposto il rinvio a giudizio, al 9 ottobre 2013, dell’ex presidente della squadra di calcio Paolo Di Stanislao, di Roma, della moglie Patrizia Bernardi Patrizi, di altri legali rappresentanti e procuratori speciali quali Paolo Massari e Antonio Alimonti, sempre di Roma, e Alfredo Di Paolo, di Teramo. L'accusa è di truffa sull'acquisto di quote dell'ex Lanciano calcio, dichiarato fallito il 4 aprile 2008.
I cinque non avrebbero rappresentato alla socia Roberta Prospero, entrata in societa' investendo 80 mila euro e poi divenuta responsabile del settore giovanile, l'esatta situazione finanziaria.
Secondo le accuse formulate dalla procura, gli indagati avrebbero distratto 323 mila euro relativi a varie forniture, alcune con fatture false, per la manutenzione allo stadio Biondi, acquisto attrezzature sportiva e mobili. Quindi avrebbero impedito le attivita' di controllo o revisione dei bilanci attribuite ai soci e alle autorita' pubbliche di vigilanza. Sarebbero state quindi riscontrate false fatture e false movimentazione di danaro, anche per finti pagamenti ai calciatori, pari ad altri 893 mila euro.
La vicenda e' un supplemento di indagini, disposto dal gip di Lanciano, dell'inchiesta madre riguardante il fallimento del Lanciano calcio che ha portato ad un processo - cominciato il 10 aprile scorso - in cui sono imputati lo stesso Di Stanislao ed altri rappresentanti societari.
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