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Pubblicato il 25/06/2014 18:06

Frattale (Ance): sgomento per nuova inchiesta sull'Aquila

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"Apprendiamo con sgomento del coinvolgimento nell'inchiesta 'Dirty job' di colleghi aquilani". Lo dice il presidente dell'Ance dell'Aquila Gianni Frattale riferendosi agli arresti di 7 imprenditori che per la ricostruzione privata nei lavori del post terremoto avrebbero fatto ricorso al clan dei Casalesi. "Fermo restando che ogni giudizio definitivo andrebbe rimandato all'accertamento reale delle accuse - osserva Frattale in una nota - non possiamo che dolerci per quello che gli inquirenti riferiscono oggi. Se qualcuno avesse lucrato sulle maestranze - dice - saremmo davanti ad una vigliaccheria certamente condannabile sia per l'insopportabile sopruso su un punto debole della filiera costruttiva, quello dei lavoratori, sia per la sleale alterazione della concorrenza a scapito di quelle aziende che i contratti collettivi di lavoro li rispettano a pieno, sopportando oneri notevolmente maggiori nella realizzazione dei lavori. A tal proposito - prosegue il presidente - ci preme ricordare che Ance L'Aquila, insieme ai sindacati ha siglato tre anni fa un rinnovo del Contratto Collettivo Provinciale dei Lavoratori in edilizia tra i piu' efficaci d'Italia, portando ai valori massimi consentiti i coefficienti in busta paga, partendo dal presupposto che i benefici economici di una ricostruzione dovevano essere equamente estesi a tutti coloro che nella ricostruzione sono impegnati, fino all'utlimo operaio. Nel contratto sono contemplate anche una serie di proposte avanzate da Ance e sindacati per contribuire all'accertamento della legalita': il badge di riconoscimento, anagrafe di tutti i soggetti che frequentano i cantieri della ricostruzione; un osservatorio per raccogliere tutti i dati dei lavori privati; la sistemazione logistica delle maestranze a tutela della dignita' dei lavoratori e dell'ordine pubblico. Contratti, leggi, decreti, delibere, normano nel dettaglio la ricostruzione sia pubblica che privata, sommandosi al gia' complesso Codice degli appalti e al Codice Civile. Crediamo - osserva Frattale - che il problema risieda piu' che nella mancanza di regole, nella loro puntuale applicazione che richiederebbe paradossalmente una maggiore semplificazione per consentire anche l'efficacia dei controlli preventivi e non postumi. Poche regole chiare funzionano meglio di tante regole spesso confliggenti. Su questo fronte il Sindaco e tutte le istituzioni continueranno a trovarci sempre collaborativi, com'e' stato finora. Alla magistratura e a tutte le forze dell'ordine va tutto il nostro apprezzamento per l'egregio lavoro che stanno svolgendo sul territorio. Il vero 'sistema L'Aquila' e' quello accurato dei filtri delle forze dell'ordine. Una garanzia per chi affronta un agguerritissimo mercato rischiando capitali e reputazione. La legalita' conviene a tutti. A questo argomento - annuncia infine Frattale - e' dedicata l'Assemblea pubblica di Ance L'Aquila che si terra' il prossimo 24 luglio"

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