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Pubblicato il 06/07/2014 07:07

Furti di rame, cinque arresti nel bolognese

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Cinque romeni sono stati arrestati dai carabinieri tra Roma, Vigevano e Bologna, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip di Pescara, perche' ritenuti responsabili del saccheggio della linea elettrica tra Crevalcore  e San Giovanni in Persiceto. L'operazione e' dei carabinieri di Popoli, che si sono occupati delle indagini, nate come costola di un'altra indagine che si e' conclusa ad aprile con alcuni arresti per i furti ai danni della rete Enel tra Scafa, Bolognano e San Valentino. I romeni avrebbero curato ogni particolare nei furti di rame, che poi alimentano il mercato clandestino: dopo aver effettuato accurati sopralluoghi sulla linea elettrica da saccheggiare (lontana dalle vie di comunicazione), mandavano in blocco le centraline di distribuzione in maniera tale da poter tranciare i grossi cavi elettrici senza restarne folgorati. I cavi venivano velocemente riavvolti in enormi bobine e caricati sui furgoni che la banda aveva a disposizione, pronti per essere rivenduti a ricettatori compiacenti a circa 4 o 5 euro al chilo. A pagare le spese di questa attivita' criminosa, oltre all'Enel c'e' la gente comune, i residenti delle localita' asservite dalla rete interrotta che sono stati costretti a subire inaspettati black-out. Degli arrestati, tre erano gia' finiti in carcere nell'ambito delle indagini che hanno riguardato i furti di rame della linea elettrica in Val Pescara. Partendo da queste persone si e' arrivati ad incastrare tutta la banda. Di Cristofaro fa notare che l'indagine e' partita a seguito della telefonata al 112 di un cittadino insospettito dalla presenza in luogo isolato di un furgone.

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