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Pubblicato il 30/06/2013 12:12

Gli studenti si mobilitano per difendere la Campomizzi

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Il Consiglio studentesco dell'Universita' dell'Aquila si mobilita a difesa della residenza studentesca realizzata nell'ex caserma Campomizzi, dove sono ospitati oltre 400 giovani, un'area in dismissione, inserita pero' tra quelle che il ministero della Difesa potrebbe riacquisire cedendo la caserma Rossi nella zona Est della citta'. In una lettera inviata al rettore (in carica fino a ottobre) Ferdinando Di Orio, al direttore amministrativo, Pietro Di Benedetto, al presidente dell'Azienda per il Diritto agli Studi Universitari (Adsu) dell'Aquila, Francesco D'Ascanio, e al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, il consiglio chiede che la struttura, alla quale l'Adsu, dopo il terremoto, ha destinato ingenti risorse, rimanga un campus universitario. I giovani sollecitano gli interventi delle istituzioni a ottenere un comodato d'uso ventennale nella considerazione che l'uso della struttura e' concesso all'Adsu fino al 2015. ''La Residenza Campomizzi, che ad oggi ospita oltre 400 studenti fuori sede (molti beneficiari di borsa di studio) ed eroga circa 800 pasti al giorno, e' una risorsa molto importante non solo per l'Universita', ma anche per tutta la citta' dell''Aquila e rappresenta, inoltre, l'unica offerta di posti letto pubblici per gli studenti universitari in tutto l'Abruzzo - scrivono -. Un patrimonio del genere va tutelato e difeso in tutti i modi possibili. E' innegabile come la sua posizione strategica rispetto alla dislocazione dei poli universitari, la risposta alla domanda di posti letto pubblici e l'offerta di servizi quali mensa e sale studio abbiano permesso l'identificazione della Residenza Campomizzi come 'campus all'interno della citta'' a tutti gli effetti''. In mobilitazione anche l'Adsu, che ha scritto una lettera al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e al premier, Enrico Letta.

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