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Pubblicato il 29/05/2013 21:09

'Guerra dei taxi', sit in di protesta a Pescara

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Prosegue la "guerra" di taxi fra Pescara e Chieti, o per meglio dire fra i tassisti pescaresi del Cotape (34 operatori che lavorano in citta') e che hanno messo in atto questa mattina un sit-in di protesta davanti al Comune di Pescara e i colleghi della consorzio di Cometa, che operano con dodici unita' fra i comuni di Chieti, Montesilvano, Francavilla al Mare e a San Giovanni Teatino dove sorge l'aeroporto d'Abruzzo.

Il Cotape chiede il rispetto del regolamento comunale che prevede che sul territorio di Pescara possano lavorare solo i titolari di licenza comunale, e ovvero quelli del Cotape e non altri provenienti da altri comuni e non provvisti della licenza. Gianluca De Grandis, vice presidente del sindacato regionale Uritaxi ha dichiarato: 'Da oggi saremo in stato di agitazione permanente con un sit-in a oltranza davanti al Comune di Pescara, fino a quando non vedremo riconosciuti i nostri diritti. Cosi' come per Pescara - ha detto De Grandis - lo stesso discorso vale per l'aeroporto visto che il regolamento dice che nello scalo aereo possono lavorare solo i tassisti che hanno la licenza sui comuni in cui ricade il territorio aeroportuale, ovvero Pescara e San Giovanni Teatino.La legge Quadro 422 del 15 gennaio 1992 sotto questo aspetto e' molto chiara'. Un rappresentante di Cometa ha voluto spiegare le ragioni di Cometa: 'Noi vogliamo che si rispetti la Legge Quadro dei taxi che prevede che, come dice anche l'Enac a termine di legge, all'interno delle aree ad uso pubblico dell'aeroporto sono autorizzati ad effettuare il servizio di piazza sia in entrata che in uscita dallo scalo, i titolari di licenza taxi iscritti negli elenchi della citta' capoluogo della Regione Abruzzo, delle relative Province e del comune di San Giovanni Teatino su cui insiste l'aeroporto. Su Pescara, la delibera 178 del 12 novembre 2010, prevede il prelevamento dell'utente, ovvero l'inizio del servizio siano effettuati con partenza dal territorio dal comune che ha rilasciato la licenza per qualunque destinazione. La stessa delibera prevede che l'inizio del servizio deve intendersi, la messa a disposizione del taxi al cliente, con partenza nel territorio del comune che ha rilasciato la licenza a titolo oneroso ed esclusivo'.

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