Il segretario generale della UILPA Penitenziari, Eugenio Sarno, questa mattina si e' recato in visita alla Casa di Reclusione di Sulmona. Sarno, accompagnato dal segretario regionale Giancola e dal segretario provinciale Nardella, ha visitato i luoghi di lavoro e gli ambienti detentivi del carcere di via Lamaccio dove sono presenti 450 detenuti a fronte di una capienza massima di circa trecento posti. "Dopo l'esperienza di ieri - dichiara Mauro Nardella - dove Sarno ha preso atto di una realta' degradata e degradante come quella di Lanciano, oggi Sarno ha visitato una struttura efficiente anche se non priva di problemi. Come Lanciano, infatti, anche Sulmona e' priva di un direttore titolare e questo impedisce quelle pianificazioni operative che sono necessarie per un buon andamento ed una gestione oculata . In ogni caso - prosegue Nardella - il segretario generale ha potuto prendere atto dell'inadeguatezza del parco automezzi a disposizione di una struttura che ospita 450 detenuti classificati ad alta sicurezza". Dopo aver preso atto dell'efficienza operativa della struttura, la delegazione Uil non ha potuto non riscontrare le difficolta' strutturali, soprattutto quelle relative all'impianto idrico e termico, oltre ai "carichi di lavoro aggiuntivi per un personale gia' oberato e sovraccaricato dalle varie incombenze giornaliere".
Per questo il sindacato non esclude nuove manifestazioni di protesta. "Di fatto l'Abruzzo e' privo di un Provveditore regionale stante il silenzio assordante che proviene da Pescara - dichiara Eugenio Sarno -. Piu' volte, sebbene sollecitato e chiamato in causa, il Provveditore non ha fornito alcuna risposta in relazione alle questioni che sono state poste alla sua attenzione. Dai buoni pasto della polizia penitenziaria di Lanciano alla rideterminazione degli organici regionali, tutto e' in sospeso e tutto e' privo di riscontro. Cio' - conclude il segretario generale - non puo' non riverberarsi negativamente sulle frontiere penitenziarie che sono gia' attraversate da tensioni e pulsioni a causa del grave sovrappopolamento. Cosi' come in tema di gestione delle risorse economiche il Provveditore farebbe bene a chiarire alcune movimentazioni di dirigenti che si connotano per una non diligente gestione delle risorse economiche con un, a nostro avviso, ingiustificato aggravio dei costi complessivi. In questa situazione non posso non condividere e sostenere l'intenzione del livello regionale a riprendere un percorso di protesta e sensibilizzazione".
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