Nel Paese della pasta e della pizza, essere intolleranti al glutine e' una vera tortura. Eppure e' quello che capita ai celiaci, il cui numero nel nostro Paese e' in continua crescita: nel 2011 infatti, rispetto al 2010, c'e' stato un aumento delle diagnosi del 19%. Complessivamente in Italia i celiaci diagnosticati sono 135.800. Troppo pochi, secondo il ministero della Salute, che ha appena depositato la sua relazione al Parlamento su questa malattia.
La celiachia e' infatti l'intolleranza alimentare piu' frequente a livello mondiale, e ha una prevalenza stimata dell'1%. In Italia quindi dovrebbero esserci circa 600mila celiaci e non 135mila. I dati del 2011 confermano comunque il trend in aumento già osservato negli anni precedenti. La Lombardia è la regione in cui risiedono piú celiaci, mentre la Valle d'Aosta quella in cui ne risiedono meno. Dal confronto con i dati del 2010 risulterebbero oltre 13mila nuove diagnosi, di cui piú di 5.000 solo in Lombardia. La media dell'incremento nazionale è stata del 19%, con i picchi di Lombardia e Sardegna (26%), seguite da Abruzzo (23%) e Provincia autonoma di Trento (22%). In Campania e Sicilia invece si è avuto l'incremento piú basso, rispettivamente con il 9% e l'8%.
Le piu' colpite da questa patologia sono le donne: nel 2011 sono state 96.245 contro 38.655 uomini. Questo perch‚ la celiachia è una malattia mediata da fattori ormonali. Il maggior numero di diagnosi si ha dai 10 anni in su: nel 2011 sono state 116.641 contro le 104.081 del 2010. Nella fascia d'età tra 6 mesi e 1 anno invece la Campania è al primo posto con 36 bambini celiaci, seguita da Abruzzo (8) e Sardegna (7). Fino ai 3 anni e mezzo invece al primo posto c'‚ la Lombardia (466), seguita da Campania (280) ed Emilia Romagna (250), mentre fino ai 10 anni e dai 10 anni in su le 3 Regioni con piú residenti celiaci sono Lombardia, Campania e Lazio.
Purtroppo al momento non esiste alcuna cura per questa malattia, se non una dieta senza glutine. 'La pillola contro la celiachia e' in fase avanzata di validazione e dovrebbe arrivare sul mercato - spiega Umberto Volta, responsabile della struttura semplice di malattia celiaca al Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna - E' composta da enzimi capaci di digerire il glutine in vivo, ma nella sperimentazione si e' visto che agisce su 2-3 grammi di glutine, mentre nella dieta media del nostro Paese se ne assumono 10-20 gr al giorno. C'e' poi in sperimentazione un'altra pillola per bloccare l'assorbimento del glutine nella mucosa intestinale, ma i risultati sono meno incoraggianti del previsto. Quanto al vaccino, in sperimentazione sull'uomo negli Usa, serviranno almeno altri 7 anni di ricerche'.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: