"Non ho mai preso soldi e ho autorizzato il servizio solo perche' il Comune aveva necessita' delle somme che ogni concessionario deve versare all'ente". Si e' difeso cosi' davanti al gip del tribunale di Pescara il sindaco di Turrivalignani Roberto Di Cecco, agli arresti domiciliari dal 12 dicembre scorso nell'ambito di un'inchiesta relativa al rilascio di autorizzazioni comunali per il servizio di noleggio con conducente (N.C.C.).
Nel corso dell'interrogatorio,che e' durato quasi un'ora, il sindaco, assistito dall'avvocato Giuliano Milia, ha fornito la sua versione dei fatti respingendo le accuse.
Il gip ha dato il permesso alla giunta comunale di Turrivalignani di potersi recare a casa del sindaco per discutere delle determinazioni da prendere in ordine al proseguimento dell'attivita' amministrativa. Per gli investigatori, che definiscono "figura di spicco" il sindaco di Turrivalignani, sarebbero state rilasciate un numero ingente di autorizzazioni a favore di soggetti che, in realta', non hanno mai svolto il servizio di trasporto secondo quanto previsto dalle normative. Il Comune ha rilasciato in totale piu' di 80 autorizzazioni.
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