'Il supremo organo della giustizia amministrativa ha sancito la piena legalita' dell'operato del Tribunale fallimentare di Chieti, della curatela e dell'Ente regionale': e' quanto afferma, tra l'altro, in una nota, la curatrice fallimentare di Villa Pini, Giuseppina Ivone, commentando la sentenza del Consiglio di Stato, depositata ieri, che ha confermato gli accreditamenti per la casa di cura 'Villa Pini' di Chieti e per le altre strutture del gruppo. Una sentenza, per l'Ugl di Chieti, che induce all'ottimismo 'anche sul versante sindacale'.
'In una dettagliata motivazione - scrive l'avvocato Ivone in una nota - il supremo organo della giustizia amministrativa ha individuato e criticato i numerosi e macroscopici errori commessi dai giudici amministrativi abruzzesi nell'accogliere i ricorsi delle cliniche private'. 'Inoltre, i giudici romani - aggiunge la curatrice - hanno svolto un positivo apprezzamento sugli sforzi compiuti da queste istituzioni a tutela degli oltre 600 lavoratori, degli oltre mille creditori e soprattutto dei pazienti. La sentenza fa giustizia di un ennesimo tentativo di impedire l'obiettivo degli organi di procedura di salvare l'azienda, cosi' dimostrando, con la forza dell'esempio, come discutibili decisioni assunte in sede locale possono essere severamente annullate in sede nazionale'.
«Finalmente è stata posta la parola fine ad un lungo iter giudiziario che aveva gettato nell'incertezza centinaia di lavoratori: siamo soddisfatti della sentenza del Consiglio di Stato che restituisce speranza a tanti bravi professionisti che lavorano con dedizione a Villa Pini per alleviare le sofferenze dei malati»: così il segretario cittadino dell’Udc, Andrea Buracchio, ed il presidente, Giuseppe Marcuccitti, commentano la decisione di secondo grado della magistratura amministrativa di ribaltare la sentenza del Tar che aveva revocato l’accreditamento dei posti letto a Villa Pini. «La decisione dei giudici – hanno proseguito Buracchio e Marcuccitti – rende ragione ad una situazione che metteva in gioco non solo la sorte di oltre 500 posti di lavoro ma soprattutto l’interesse pubblico a che i cittadini non perdano un presidio sanitario di grande importanza, che è stato capace di assicurare sempre, anche in questo difficile momento, prestazioni alto valore e di alta professionalità. Si è dunque scongiurato il rischio che risorse umane e professionali che hanno fatto la storia della Sanità teatina venissero disperse e che la stessa città di Chieti fosse depauperata ancora di più di una delle sue eccellenze, determinando tra l'altro una nuova emorragia occupazionale che si sarebbe trasformata in dramma sociale. È stata restituita sicurezza a centinaia di pazienti, con le loro famiglie, che sanno di poter ancora contare su una struttura che ha assicurato loro competenza ed umanità. Si lavori adesso per garantire la tranquillità di Villa Pini e dei suoi bravi e solerti operatori».
Per il segretario dell'Ugl di Chieti, Leonardo De Gregorio, 'va dato atto all'attuale gestore dottor Petruzzi il quale, sin dal suo ingresso nella clinica Villa Pini, ha dimostrato con i suoi collaboratori doti di coerenza e di trasparenza. Una sentenza - ha aggiunto De Gregorio - che sicuramente induce a essere ottimisti anche sul versante sindacale, nel momento in cui ci sara' da ricollocare quei lavoratori tuttora in cassa Integrazione. Attendiamo con interesse e fiducia i prossimi passaggi della Curatela rappresentata dall'avvocato Giuseppina Ivone'.
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