"Un disperato tentativo del Comune di Lanciano di fare cassa". Cosi' la Confcommercio provinciale di Chieti stigmatizza il fenomeno di 200 multe notificate ai commercianti di Lanciano per presunte insegne abusive, per un importo complessivo che si aggira sui 500 mila euro. Per la presidente Marisa Tiberio ''Pur parlando a priori di fiducia e stima verso l'operato della Polizia Municipale di Lanciano, dopo questa premessa si evidenzia che le decisioni sono prese dall'Amministrazione Comunale ed e' la sua azione politica che oggi contestiamo. Il Comune si e' dato come obiettivo strategico della sua azione quello di combattere il fenomeno del proliferare di messaggi mascherati da segnaletica stradale. Sembra proprio che il problema principale della Citta' e' quello di avere spregiudicate imprese che operano nel campo della pubblicita' e altre invece che direttamente promuovono l'attivita' tramite impianti abusivi. Fenomeno che ha immediati e pericolosi effetti sulla circolazione stradale, secondo il Comune". "Cosi' si spinge il commercio a chiudere. Prima di scatenare centinaia di atti - conclude Tiberio - il Comune doveva avvisare i commercianti - della possibilita' di sanare presunti abusi e concedere la facolta' di rimuoverle
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