Si rifiutava di rientrare in cella ed ha aggredito un agente della polizia penitenziaria del supercarcere di Lanciano ferendolo con una lametta tra il torace e l'addome con un taglio, non molto profondo, di quasi 30 centimetri. Con l'accusa di resistenza e lesioni aggravate e' scattato l'arresto in carcere al detenuto marocchino Bhailil Chourki, 24 anni. Il marocchino ha poi messo in atto gesti di autolesioni sbattendo la testa contro il muro della cella, ferendosi con pezzi di vetro e tentando di impiccarsi con il filo elettrico del televisore. Oggi al processo per direttissima il giudice ha convalidato l'arresto e fissato l'udienza al 15 ottobre prossimo. Sull'episodio si registra una presa di posizione di Ruggero Di Giovanni, segretario provinciale UILpa penitenziari, che denuncia la quarta grave aggressione agli agenti da inizio 2013. ''Un vero e proprio bollettino di guerra - dice il sindacalista - Quanto e' accaduto mostra chiaramente i limiti imposti dall'amministrazione alla gestione dell'istituto frentano che ha una cronica carenza di personale che impone al personale turni massacranti, senza contare il distacco di agenti a Pescara, poi il direttore trasferito a Vasto, con reggenza anche a Sulmona, mentre Lanciano ha a sua volta una reggenza con presenza direttiva di 2-3 giorni la settimana''.
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