Nell'ambito di due diverse attivita' investigative la Procura di Lanciano ha sequestrato beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro. Una prima operazione ha riguardato l'ex titolare della concessionaria Anxauto di Lanciano, Angelo Domenico Ucci, 47 anni, accusato di truffa ai danni dello Stato e della Fiat. "Rivisitando quel procedimento penale, avendo l'Ucci tratto un ingiusto profitto di centinaia di migliaia di euro - ha sottolineato in conferenza stampa il procuratore Francesco Menditto - abbiamo chiesto e ottenuto il sequestro di una Ferrari, un appartamento e un terreno, per un valore di circa 200mila euro che in caso di condanna definitiva (il processo e' in fase di udienza preliminare, ndr) verranno messi a disposizione della collettivita'. Gli immobili saranno controllati da un custode per conto dello Stato: in caso di condanna verranno venduti per recuperare questo ingiusto profitto".
La seconda operazione riguarda invece Felice Di Fazio, 54 anni, di Frisa, accusato di associazione per delinquere e usura. "In questo caso si tratta di una misura di prevenzione - spiega Menditto - che segue un procedimento autonomo rispetto a quello penale. Abbiamo chiesto e ottenuto dal Tribunale di Chieti la sorveglianza speciale di 3 anni del Di Fazio e il sequestro di tutti i beni nella sua disponibilita': due terreni a San Vito, tre appartamenti a Santa Maria Imbaro, due appartamenti a Lanciano, un garage a Lanciano e 8 autovetture". Si tratta del "patrimonio accumulato nel tempo da Di Fazio e intestato a persone a lui riconducibili", ha commentato il sostituto Rosaria Vecchi. "Puntiamo molto sul sequestro dei beni, si colpisce cosi' la vera ragione del delitto e i beni potranno essere messi a disposizione dello Stato per attivita' sociali", ha concluso Menditto.
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