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Pubblicato il 30/04/2013 07:07

Lanciano, va in Corte d'Assise il processo sui presunti maltrattamenti

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Tre persone rinviate a giudizio

Sara' la Corte d'Assise di Lanciano ad occuparsi della vicenda sui presunti maltrattamenti agli anziani nella 'Casa dell'Anziano' di Lanciano che il 7 giugno 2010 porto' all'arresto della titolare Eva Bucciarelli, 43 anni, e della figlia Arianna Di Tommaso, 22 anni, in veste di collaboratrice.

Con l'accusa di maltrattamenti aggravati da lesioni gravi o gravissimi con evento morte di due anziani, oggi il gup Massimo Canosa ha disposto il loro rinvio a giudizio dinanzi la Corte d'Assise nel processo fissato al 15 gennaio 2014. Con l'accusa di concorso, va a giudizio anche il medico condotto Ciro Gnagnarella, il quale ha sempre sostenuto di non essere il sanitario della struttura ma solo di alcuni ospiti.

Oggi la difesa degli imputati ha chiesto al gup una super perizia medico legale di specialisti in quanto le perizie di parte sarebbero nettamente discordanti riguardo al presunto decesso di due ottantenni ospiti della struttura, che il perito della procura stabili' su certificazioni mediche e non attraverso la riesumazione dei cadaveri. In base alle accuse avanzate dal pm Rosaria Vecchi, che ha chiesto il rinvio a giudizio, oltre ai presunti maltrattamenti fisici ci sarebbero stati anche quelli psichici. Molti anziani sarebbero stati tenuti tutto il giorno sulle sedie e talvolta legati per evitare che cadessero. Inoltre avrebbero ricevuto la somministrazione di farmaci senza prescrizione medica, e non sarebbero stati sottoposti a visite mediche in presenza di patologie contagiose, quale la scabbia. Nel corso di un controllo amministrativo alcuni ospiti in sovrannumero, 45 su 30 autorizzati, sarebbero stati svegliati presto e le loro brandine portate sul terrazzo.

Le parti offeso sono nove, di cui tre si sono costituite parti civili. Il collegio di difesa, che anche al processo chiedera' una super perizia, oggi ha parlato di accuse insussistenti non provate da alcun elemento, neppure dalle intercettazioni e video ambientali scomparsi, ma i quali avrebbero fatto costruire l'intero impianto accusatorio. 

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