Ha riguardato anche l'Abruzzo l'indagine partita dalla polizia criminale tedesca, in Bassa Sassonia che ha portato a undici denunce e altrettante perquisizioni domiciliari per un vasto giro di scambi internazionali di materiale pedopornografico. Tra gli indagati, due sono veneti, uno del Veneziano e uno del Vicentino, entrambi padri di famiglia. Raggiunti dal provvedimento hanno ammesso le proprie responsabilita'.
Nell'indagine e' emerso che i pedofili si scambiavano materiale video e fotografico usando una piattaforma digitale basata nela Bassa Sassonia. Grazie a questo sofiticato sistema web gli indagati scambiavano un'enorme quantita' di materiale illegale. Sono stati posti sotto sequestro oltre 1200 filmati e una ventina di pc e tablet. Le indagini hanno riguardato perquisizioni in Veneto, Toscana, Abruzzo, Trentino Alto Adige, Lazio, Sicilia e Sardegna.
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