In soli due anni ha evaso oltre 5 milioni d'Iva utilizzando dieci societa' fornitrici che simulavano acquisti intracomunitari di prodotti informatici per creare elevati crediti poi detratti dalle tasse. Ma il sistema e' stato scoperto dalla procura della Repubblica di Nola, ed oggi la Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro preventivo, su decreto del Gip di Nola, per oltre 5 milioni e 300 mila euro ad un settantenne di Somma Vesuviana. L'uomo, legale rappresentante di una societa' informatica con sede operativa a Cercola e sede legale a Montoro Inferiore , avrebbe frodato il fisco utilizzando, per la contabilita' dal 2007 al 2009, fatture per operazioni inesistenti di consistenti importi, coinvolgendo dieci societa' fornitrici con sedi in Campania, Lazio, Puglia e Abruzzo. Queste societa' 'filtro', secondo quanto accertato dal procuratore della Repubblica di Nola Paolo Mancuso, hanno dissimulato acquisti di prodotti dalla societa' informatica che avrebbe quindi usato le fatture per creare elevati crediti Iva da portare in detrazione. Oggi i finanzieri hanno effettuato il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilita' finanziarie e dei beni mobili, di sette conti correnti bancari e di un'autovettura, per un importo complessivo di 5 milioni 327 mila e 764 euro, grazie all'applicazione da parte della procura della legge sui reati finanziari che ha esteso la confisca anche ai reati tributari.
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