L'indagine del Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore sulla classifica per il rischio evasione fotografa un Abruzzo a rischio medio. Il quotidiano economico stila infatti la graduatoria sulla fedeltà fiscale e mostra come l'Abruzzo abbia peggiorato i suoi dati rispetto alle precedenti rilevazioni.Si è passati da un indice di 88 su 100 del 2006 a uno di 76 su 100 (considerata media italiana) di oggi. I punteggi più bassi indicano una differenza maggiore tra redditi disponibili e livelli di consumi e quindi significano un più alto rischio di evasione fiscale.
Secondo l'indagine nel Mezzogiorno si registrano ancora i dati peggiori, ma Campania, Puglia, Calabria e Sardegna migliorano, contribuendo così a ridurre il divario del Meridione con il resto del Paese. La differenza tra redditi e consumi più alta si registra a Ragusa, mentre Milano e Bologna sono in testa nell'indice di fedeltà fiscale.
A livello provinciale Chieti e Pescara migliorano di sei gradini la propria posizione e vanno al 34° posto nazionale, mentre in basso nella classifica - con più alto rischio di evasione - ci sono al 77mo posto Teramo e al 93mo L'Aquila.
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