Sono 27 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Taranto, a carico di presunti appartenenti a un'associazione per delinquere finalizzata al traffico, anche internazionale, di cocaina, eroina e hashish, con l'aggravante della disponibilita' di armi e munizioni. Le indagini condotte sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno portato a tre canali di approvvigionamento dello stupefacente, da spacciare poi nel capoluogo jonico: uno con i narcos colombiani per il tramite della Spagna, uno barese ed uno calabrese. In carcere e' finito anche un esponente di spicco della "seconda generazione" della criminalita' tarantina e altri giovani rampolli della "vecchia guardia" dei clan storici ionici. Nel linguaggio in codice la droga era indicata come "cozze", "neve", "dolcetto" e le operazioni di taglio "tric e trac".
L'operazione, che ha portato all'esecuzione di una trentina di provvedimenti cautelari (17 in carcere, 8 agli arresti domiciliari e 5 di obbligo di dimora) emessi dal gip Antonia Martalo' del Tribunale di Lecce, su richiesta della Dda, riguarda i presunti appartenenti a un'associazione per delinquere capeggiata da Aldo Catapano, referente di spicco dell'omonimo gruppo criminale operante nella borgata Talsano del capoluogo jonico. Le indagini, avviate nel primo trimestre 2009, hanno individuato tre canali di rifornimento della droga da far giungere a Taranto, ovvero uno colombiano, attraverso la Spagna, uno barese, dal quartiere Japigia, storica roccaforte del clan Parisi-Palermiti e l'altro calabrese, con provenienza da Gioia Tauro, piazza rigidamente gestita dalla 'ndrangheta, per il tramite della Basilicata, in particolare da Scanzano Jonico, con il trasferimento a Taranto di ingenti quantitativi di cocaina ed eroina. Gli investigatori hanno anche scoperto un laboratorio clandestino per il taglio e confezionamento dello stupefacente, tagliato anche con anfetamine e farmaci antimeteorici. Gli arrestati sono stati rinchiusi nelle carceri di Taranto, Matera, Brindisi. Stamane sono stati sequestrati oltre 1 kg di cocaina risultata tagliata con un farmaco, il cui principio attivo e' usato come antiparassitario in veterinaria, una mitraglietta, una pistola, due fucili ad aria compressa, munizioni e ricetrasmittenti.
Uno degli indagati, Ottavio Gentile, 50 anni, e' stato rintracciato e arrestato a Montesilvano dove viveva da poco con una donna, una colombiana di 36 anni, anche lei coinvolta nell'inchiesta e sottoposta all'obbligo di dimora. L'uomo e' stato condotto al carcere di Pescara.
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: