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Pubblicato il 22/07/2014 09:09

Metodo Stamina, nuove decisioni del tribunale

stamina, vannoni

La lista delle sentenze di giudici del lavoro che impongono di praticare le infusioni del metodo Stamina continua ad allungarsi.Il tribunale di Roma ha deliberato che anche la piccola Ludovica, una bimba di otto anni, dovra' averle. ''Procederemo domani mattina ad effettuare l'infusione sul bimbo di Trapani affetto dalla sindrome di Duchenne'', ha affermato il presidente dell'Ordine dei medici di Trapani, Giuseppe Morfino arrivando a Brescia. Della sua e'quipe fanno parte ''due medici ed un infermiere di Trapani, Marino Andolina e la biologa Erica Molino''. Proprio Andolina, considerato spesso il 'vice' di Vannoni, e' stato incaricato dal giudice di praticare l'infusione su Federico Mezzina, il bambino di Fano affetto dal morbo di Krabbe. ''Ci saro' io - ha affermato ANdolina - circondato dai miei colleghi anestesisti che faranno finta di stare lontani, ma pronti ad intervenire. Il bambino viene ricoverato adesso, deve fare un po' di esami''. E la lista dei piccoli pazienti e' destinata ad allungarsi. Agli Spedali Civili e' stata notificata oggi una nuova ordinanza con la quale un giudice del Tribunale di Roma nomina la biologa di Stamina, Erica Molino, coordinatrice di un'e'quipe per praticare infusioni su una bambina tra i 34 pazienti gia' in trattamento nell'ospedale bresciano. La nuova ordinanza, del tribunale di Roma sezione lavoro, che autorizza la ripresa delle infusioni secondo il metodo Stamina a partire dal 25 luglio, riguarda Ludovica, una bimba di otto anni affetta dalla malattia di Tay Sachs. L'ordinanza, come per il caso della piccola Noemi, la bimba di Guardiagrele affetta da Sma1, nomina capo e'quipe appunto la biologa di Stamina, Erica Molino. Per la bambina romana questa sarebbe la quinta infusione, con cellule prelevate in precedenza ai genitori tramite carotaggio. "Ludovica sta abbastanza bene, e' sveglia ma non fa le infusioni da dicembre, penso ai benefici che avrebbe potuto avere facendole in maniera continuativa, circa ogni 40 giorni" spiega la mamma, Francesca Atzeni. "Noi genitori siamo stanchi di essere scambiati per dei visionari - aggiunge - anche per questo stiamo tentando di metterci in contatto con la struttura dalla quale la bambina viene seguita perche' valuti con esami strumentali come sta prima e dopo le infusioni". 

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