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Pubblicato il 05/02/2013 12:12

Minacce Giannangeli, Sel propone manifestazione per l'8 marzo

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Il Pd, invece, propone l'avvocato come assessore al comune dell'Aquila

Il circolo comunale di Sel dell'Aquila chiede di dedicare l'8 marzo alla liberta' di vita e d'azione delle donne costruendo una manifestazione regionale nel capoluogo per non lasciare sola l'avvocato Simona Giannangeli e sostenere i centri antiviolenza. "Il Coordinamento Comunale di Sel - afferma la coordinatrice del circolo, Pina Leone, esprime la piu' viva indignazione per le minacce contro Simona Giannangeli, avvocato del Centro Antiviolenza dell'Aquila che ricordiamo gia' parte civile al processo contro Francesco Tuccia ,condannato pochi giorni fa a otto anni per stupro. Le minacce a Simona Giannangeli - prosegue sono minacce a tutte le donne che si sono battute con lei a favore di tutte coloro che hanno chiesto aiuto e si sono affidate per spezzare meccanismi di violenza, spesso familiare ma non solo. L'indignazione e' forte perche' ci rendiamo conto di quanta intolleranza c'e' per le donne che alzano la testa e combattono la violenza non solo nei sintomi ma anche radicalmente, culturalmente, vivendo pubblicamente e pienamente ogni giorno le loro competenze e in relazione con altre donne e in difesa di altre donne".

"Quello subito da Simona Giannangeli non puo' restare un fatto privato -prosegue la nota-. Sono minacce che mirano a minare un sistema come quello dei Centri Antiviolenza che, con tante competenze e poche risorse finanziarie, agiscono in molti territori in Italia e in particolare, con uno sforzo unico, le donne aquilane sono riuscite a far crescere rendendo un servizio nel territorio che ha visto un incremento di violenza sulle donne dopo il sisma. Vogliamo ricordare - osserva Sel - che i centri antiviolenza sono i soggetti qualificati e competenti, perche' in essi sono stati sperimentati negli anni percorsi di possibile uscita dalla violenza, grazie alla relazione tra donne e perche' costituiti esclusivamente da donne, come stabilisce anche l'art. 6 della Legge Regionale n.31 del 2006, testo normativo concepito in osservanza di principi costituzionali e di principi contenuti in Convenzioni Internazionali. Il coordinamento comunale di Sel - afferma infine Pina Leone - chiede che il consiglio comunale dell'aquila discuta al piu' presto l'ordine del giorno presentato dal Capogruppo di Sinistra Ecologia e Liberta' per impegnarsi a: ri-destinare i fondi previsti dall'OPCM 3878/11; riaffermare la competenza territoriale dei fondi, ribadendo che le risorse dell'OPCM 3978/11 vengano destinati unicamente ad interventi di sostegno ai centri antiviolenza nei comuni del cratere sismico". 

 Simona Giannangeli assessore al Comune dell'Aquila. La proposta, e' del vice capogruppo consiliare del Pd, Antonello Bernardi. "Parlo - spiega il consigliere di maggioranza in una lettera indirizzata al sindaco Cialente - a nome di tante donne e tanti uomini che - seppur in occasione di una scellerata minaccia - hanno espresso ammirazione, solidarieta' e stima per una donna che con il suo essere, con il suo agire e con la sua comprovata e riconosciuta competenza si dimostra quale esempio inimitabile perche' possa rendersi concreta l'opportunita' che si offre alla nostra comunita' di godere di un'assessore capace e universalmente riconosciuta. Mi permetto, solo perche' a portata di un polpastrello anche su di un cellulare, di suggerire di inserire il suo nome su un qualsiasi motore di ricerca in internet e verificare e/o scoprire maggiori informazioni su di lei!".

Secondo Bernardi, Giannangeli "fa paura". "Fa paura a chi ravvisa in lei, legale del Centro Antiviolenza 'Melusine' dell'Aquila, l'avvocato che ha permesso e ottenuto la costituzione di parte civile - a nome e per conto di tutte le donne - nel processo per stupro a carico di Tuccia? Fa paura perche' da' voce a tutte le donne ed e' solo la quinta volta in 30 anni che un Centro Antiviolenza viene accolto a parte civile, perche' la violenza commessa contro una donna riguarda tutte le figlie, le compagne, le sorelle, le madri, le mogli..anche nostre? Fa paura perche' interroga la societa' civile tutta a ragionare su tutto cio' che porterebbe ad una crescita giuridica e sociale? Fa paura a chi, forse, teme che la difesa delle donne e una politica rigorosa, nel segno di una completa attuazione dell'art. 51 della Costituzione, forse vadano a ledere interessi particolari e ambiti di potere che nulla hanno a che fare con concetti quali democrazia di genere, liberta', bilancio sociale, attenzione al valore della "persona", in senso olistico e di cittadinanza attiva e partecipata, e non solo come potenziale elettrice/elettore, consumatrice/consumatore, spettatrice/spettatore di vite da macinare". Per Bernardi, infine, sara' un "onore di avere Giannangeli come assessore, sempre che l'avvocato sara' disponibile, come mi auguro vivamente, e metta il nostro Comune nelle condizioni di potersi avvalere della sua validata professionalita' ed esperienza".

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