"Neanche un centesimo e' stato sottratto alla ricostruzione, questa e' la cosa e'piu' importante che devono sapere gli aquilani per il resto abbiamo risposto a tutte le domande perche' siamo tranquilli". Lo ha detto l'avvocato Maurizio Dionisio, legale di Pierluigi Tancredi, uno dei quattro arrestati ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila denominata 'Do ut des' al termine dell'interrogatorio del suo assistito davanti al gip del Tribunale Giuseppe Romano Gargarella e dei pm David Mancini ed Antonietta Picardi. "Non esiste un sistema L'Aquila - ha aggiunto - perche' questa non e' la citta' del malaffare". Tancredi e' l'unico degli indagati stamane che ha deciso di rispondere all'interrogatorio. Infatti anche Daniela Sibilla si e' avvalsa della facolta' di non rispondere e al momento, tramite i propri avvocati di fiducia, ha deciso di non presentare alcuna memoria difensiva.
Mentre l'avvocato di Macera non ha fatto nessuna dichiarazione, il difensore di Placidi, Fabio Alessandroni, al termine della brevissima udienza, ha commentato: ''Anche se pacatamente contestiamo la misura degli arresti domiciliari'' e ''Otto mesi fa c'eravamo resi disponibili ad essere sentiti davanti alla Procura, oggi ci ritroviamo da arrestati davanti al Gip; non c'era bisogno della misura cautelare, avevamo dato disponibilita' a fornire ampia documentazione su questa vicenda''. Le altre quattro persone coinvolte nell'operazione, indagate a piede libero, erano state ascoltate lunedi' scorso. Tra di esse il vicesindaco dimissionario del Comune dell'Aquila, Roberto Riga, che ha rimesso l'incarico subito il ricevimento dell'avviso di garanzia per evitare ulteriori ombre ''sull'attivita' dell'amministrazione''. Qualche giorno dopo anche il sindaco Massimo Cialente avrebbe rassegnato le dimissioni
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 2
Condividi: