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Pubblicato il 30/10/2012 16:04

Monsignor D'Ercole: i tagli al sociale creano problemi

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'i poveri, gli anziani, gli immigrati, i disabili non sono un peso, ma, al contrario, risorse da valorizzare al massimo'

In tempi di crisi si sente spesso parlare di tagli al sociale. Tagliare i 'rami secchi' e ridurre le risorse dei servizi sociali non e' un'operazione intelligente dal punto di vista culturale e non consente di risolvere i problemi'. Lo ha affermato il vescovo ausiliario dell'Aquila e delegato per il settore Migranti della Conferenza Episcopale Abruzzese e Molisana (Ceam), monsignor Giovanni D'Ercole, nel corso della presentazione del Rapporto immigrazione Caritas-Migrantes a Pescara.

Sottolineando che i tagli rappresentano 'piu' una logica di egoismo che non consente di guardare a una prospettiva futura', D'Ercole ha affermato che 'i poveri, gli anziani, gli immigrati, i disabili non sono un peso, ma, al contrario, risorse da valorizzare al massimo. L'idea di un peso da scaricare e' un messaggio pericolosissimo che rischia di passare. Mi auguro che si levi questa voce anche dal basso per difendere la nostra societa''.

'Gli immigrati - ha aggiunto il monsignore - sono solo una faccia delle fasce deboli della societa'. Essi non vanno dimenticati, ma piuttosto vanno messi al centro. Non sono numeri gli immigrati come non sono numeri i poveri. Il tema dell'immigrazione e' sempre piu' fondamentale per la nostra societa' multietnica. L'invito e' a non considerare l'immigrato come uno straniero, ma, al contrario, come qualcuno con cui fare un cammino condiviso. Per far cio', chiaramente - ha concluso D'Ercole -, ci vuole un cambiamento culturale'.

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