Il Conclave "che si sta per vivere sara' un conclave di una sorpresa che probabilmente stupira' il mondo, ma che dara' anche il segnale di quello di cui la Chiesa ha veramente bisogno e ci aiutera' a percorre le vie, antiche e nuove al tempo stesso, che il Signore apre per la sua Chiesa". Lo afferma monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti Vasto, in un'intervista a Radio Vaticana, nella quale si sofferma sull'eredita' che il Papa, da oggi emerito, lascia alla Chiesa e al prossimo Successore di Pietro.
"Benedetto XVI e' stato il Papa dell'assoluto primato di Dio e della Fede - spiega l'arcivescovo - E' il Papa che ha voluto riformare in chiave spirituale la Chiesa: cosi' e' stato, per esempio, di fronte alle ferite della pedofilia o del Vatileaks, ma cosi' e' stato anche nel suo messaggio positivo. Le sue encicliche sono centrate sui temi della vita teologale, la speranza e la carita': ne era in preparazione anche una sulla fede. Si puo' dire che tutto il suo magistero e' stato uno straordinario magistero di fede. Dunque, il Papa che verra' eredita questa mistica, che peraltro e' - non diversamente da quella di Giovanni Paolo II - una mistica del servizio, una mistica pero' parimenti legata al primato dell'amore".
Benedetto XVI "e' un uomo di Dio- prosegue il monsignore - e' un uomo che vuole che la Chiesa piaccia a Dio e tutte le sue scelte si comprendono in questa luce di assoluta liberta', di assoluta trasparenza, derivante dal confrontarsi con l'unica misura per cui valga la pena di vivere e di morire, che e' quella della volonta' di Dio. Se non si capisce questo, Papa Benedetto resta un enigma incomprensibile, come forse lo e' stato per tanti. Ora, forse proprio grazie alla rinuncia, a molti si sono aperti gli occhi e la verita' luminosa della fede di questo Papa e' emersa come un messaggio di vita e di speranza per la Chiesa e per il mondo intero".
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