Il questore di Pescara, Paolo Passamonti, viene multato nel dicembre del 2011 per divieto di sosta e la sua auto rimossa con il carroattrezzi. La sua berlina gli viene poi restituita direttamente al comando dei vigili urbani quando il questore spiega che in quel giorno si trovava impegnato in un servizio interforze. Tutto bene ma un quotidiano vuole vederci chiaro e scopre che ne' la multa ne' la ricevuta/pagamento del carroattrezi sono stati annullate come da procedimento. Accadde cosi' che ieri, dopo la "visita" de carabinieri al comando di polizia municipale i militari si siano recati anche presso la redazione del Tempo per acquisire documenti. Stamane, sulla vicenda, intervengono il sindacato dei giornalisti abruzzesi e l'Ordine dei Giornalisti abruzzese.
"E' veramente singolare - scrivono i due organismi di categoria in una nota congiunta - che si sottoponga a perquisizione la redazione de Il Tempo di Pescara in base ad un decreto che prevede anche la perquisizione domiciliare del giornalista Marco Patricelli che, sul giornale, da diversi giorni, sta pubblicando la vicenda relativa alla rimozione dell'auto privata, una Mercedes, del questore di Pescara e del mancato pagamento della relativa sanzione preliminare alla riconsegna della vettura stessa. Nel decreto, a firma del procuratore della Repubblica di Pescara e di un suo sostituto, si parla di acquisizione di prove per presunta violazione del segreto istruttorio. La magistratura inquirente - osservano Franco Farias (Assostampa) e Stefano Pallotta (Odg) - sa bene chi e' il custode del segreto istruttorio. La risposta e' una sola: i magistrati e gli addetti alle indagini. I giornalisti hanno un dovere prioritario: cercare e pubblicare le notizie. Non si puo' loro chiedere di nasconderle, di ignorarle. Dovere inderogabile dei giornalisti e' quello della tutela delle fonti, ne va della loro professione e del diritto dei cittadini di essere correttamente e completamente informati su tutto. Per questo l'Ordine dei giornalisti e il Sindacato dei giornalisti abruzzesi esprimono preoccupazione per l'iniziativa della Procura di Pescara ritenendo che la perquisizione debba essere interpretata come una sorta di intimidazione per costringerli a mettere la sordina a tutta la vicenda, ma questo non e' tollerabile. Ordine dei giornalisti e Sindacato dei giornalisti - prosegue la nota - esprimono solidarieta' al Tempo e al collega Patricelli invitandoli a non farsi intimorire da iniziative discutibili e a continuare nella ricerca della verita' senza timori reverenziali. Questo genere di 'episodi' - che attentano alla liberta' di informazione - si stanno, purtroppo, moltiplicando in Abruzzo. Pertanto l'Ordine dei Giornalisti e il Sindacato dei giornalisti abruzzesi ritengono urgenti interventi a tutela della categoria", concludono Farias e Pallotta.
La solidarietà della Federazione Nazionale Stampa Italiana
Anche il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giovanni Rossi, commenta la notizia relativa alla perquisizione effettuata, su disposizione della Procura della Repubblica, nella sede del quotidiano Il Tempo per la vicenda della multa all'auto privata del questore del capoluogo adriatico. "Esprimo piena solidarieta' ai giornalisti della redazione pescarese de 'Il Tempo' ed al collega Marco Patricelli, vice-segretario del Sindacato dei giornalisti abruzzesi (Sga), fatti oggetti di iniziative della Magistratura per avere svolto il proprio lavoro. Siamo alle solite - osserva Rossi -: si indaga sui giornalisti per la presunta violazione del segreto, 'colpevoli' di avere pubblicato le notizie delle quali sono venuti a conoscenza. In questo caso notizie sulle quali la sensibilita' dell'opinione pubblica e' alta poiche' riguardano i comportamenti di chi riveste funzioni di rilevanza istituzionale. Il che rende ancora piu' necessario il dovere del giornalista di fare informazione ed il diritto dei cittadini di essere informati".
L'Unci Abruzzo: il provvedimento desta grande preoccupazione
L'Unci Abruzzo (unione nazionale cronisti italiani) esprime solidarieta' al collega Marco Patricelli, oggetto - si legge in una nota - di perquisizione nella redazione pescarese del quotidiano "Il Tempo" e domiciliare, in merito alla vicenda della rimozione dell'auto privata del questore di Pescara e del mancato pagamento della relativa sanzione, di cui il cronista si sta occupando. Il provvedimento della Procura di Pescara desta grande preoccupazione, perche' - afferma l'Unci - la perquisizione di un giornalista altro non e' se non una forma di intimidazione, soprattuto nell'ambito di un'indagine che coinvolge elementi di spicco delle forze dell'ordine.
L'associazione Codici: l'informazione in Abruzzo non fa marcia indietro di fronte a nessuno
L'associazione di consumatori ed utenti CODICI - Centro per i Diritti del Cittadino - esprime solidarieta' al quotidiano Il Tempo e al suo capo servizio Marco Patricelli a seguito della notizia apparsa sui quotidiani circa una perquisizione subita dalla locale Autorita' Giudiziaria inerente il caso della "multa" al questore di Pescara. CODICI - scrive l'associazione in una nota - ringrazia il giornalista Marco Patricelli e tutti quei giornalisti che quotidianamente svolgono il proprio lavoro con spirito di dedizione profonda ed immenso coraggio a tutela della libera informazione e a salvaguardia dei diritti dei cittadini ad essere informati nella massima trasparenza senza condizionamenti o influenze di sorta. CODICI ritiene che l'evento di questi giorni testimonia che l'informazione nella nostra Regione e' buona e sana e non fa "marcia indietro" difronte a nessuno dimostrando che tutti i cittadini sono uguali dinanzi alla legge.
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