Sul caso delle multe annullate a Roma, sollevato da Il fatto quotidiano, giunge la replica dell'onorevole Fabrizio Di Stefano, attraverso le colonne dell'edizione abruzzese de Il Messaggero.
«Ritengo assolutamente errato quanto mi dice sia stato pubblicato dal Fatto Quotidiano perchè non è mia abitudine ricorrere a simili bassezze per eludere le multe. E i pochi punti rimasti sulla mia patente lo testimoniano» dice Di Stefano al giornalista.
«E' noto - riprende Di Stefano - che noi parlamentari abbiamo il permesso per transitare nel centro storico di Roma per cui anche volendo non avrei dovuto ricorrere a questa pratica semplicemente perchè non ho mai preso multe. E' talmente approssimativo il cronista - sottolinea Di Stefano - che non si è reso conto che io sono stato eletto nel Pdl e riconfermato nel Pdl e non in Fratelli d'Italia come lui afferma. E' evidente che si tratta di un eventuale caso di omonimia non passato a verifica. Motivo per il quale ho dato mandato ai miei legali di querelare il giornale. Ovviamente il certo risarcimento, che spero sarà il più cospicuo possibile, sarà devoluto in beneficenza».
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