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Pubblicato il 13/02/2013 18:06

Nascondeva cocaina in bocca, in manette

droga, arresto, cocaina, marocchino

Il marocchino spacciava tra il teramano e San Benedetto

Con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dalla cessione a minorenne, e' finito in carcere Nourdine Driouech, 30 anni, di origini marocchine domiciliato a Martinsicuro. L'extracomunitario, da pochi mesi, aveva trasferito il proprio quartier generale in un residence di San Benedetto del Tronto per sfuggire ai locali controlli di polizia.

Questa mattina i carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Alba Adriatica lo hanno rintracciato a Martinsicuro ed arrestato su ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip, Giovanni de Rensis, su richiesta del pm Greta Aloisi. La richiesta di arresto e' il frutto di prolungate ed accurate indagini iniziate la scorsa estate. I militari avevano identificato una ventina di tossicodipendenti provenienti dalla vicina provincia di Ascoli Piceno, di cui almeno uno minorenne, e dai paesi della Val Vibrata che trovavano nell'uomo un sicuro punto di riferimento per l'acquisto di cocaina, eroina e hashish. Le indagini hanno appurato in particolare che il marocchino a piu' riprese, almeno tre volte a settimana, aveva spacciato ad un minore proveniente da San Benedetto del Tronto, che raggiungeva la cittadina truentina con il pullman con altri amici. Avrebbe acquistato, secondo le indagini, numerose dosi di eroina almeno una quarantina. La cocaina veniva pagata al grammo circa 80 euro, mentre l'eroina fra i 30 ed i 35 euro circa a dose e spacciate in varie zone di Martinsicuro per evitare i controlli dei militari.

Il marocchino era solito occultare la cocaina e l'eroina in involucri termosigillati all'interno della bocca al fine di far sparire ogni traccia dello stupefacente nel caso s'imbattesse in un improvviso controllo da parte dei carabinieri, mentre l'hashish in tocchetti veniva celato all'interno delle tasche del giubbotto o dei pantaloni. I 20 tossicodipendenti sono stati tutti segnalati alla prefettura di Teramo.

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