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Pubblicato il 17/10/2013 08:08

Obesità, l'Abruzzo sopra la media nazionale

nduccio, obesità, lorenzo pace

I dati emergono nell'ambito del progetto regionale 'Passi' attraverso il quale e' stato analizzato l'eccesso di peso

Quasi 5 persone adulte su 10 in eccesso di peso, quindi sopra la media nazionale: l'Abruzzo si colloca al di sopra dai valori italiani sia per il sovrappeso - 25,8% contro 22 italiano - sia per l'obesita' - 14,6% contro il 10,6 nazionale. Il valore piu' alto in Abruzzo si registra nella provincia di Chieti e in quella dell'Aquila, dove alla Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila si accende la spia rossa che fa scattare l'azione di prevenzione e i correttivi degli stili di vita della popolazione. Piu' colpiti gli uomini e, in generale, le persone con scarsa cultura. Anche i bambini (8-9 anni) oltre la media nazionale dell'obesita' con le mamme poco consapevoli.
I dati emergono nell'ambito del progetto regionale abruzzese 'Passi' attraverso il quale e' stato analizzato l'eccesso di peso, su un campione scelto a caso di popolazione, effettuando dal 2009 al 2012, 800 telefonate (in media 200 l'anno) per intervistare gli utenti. Le 800 interviste telefoniche sono state effettuate da un pool qualificato di operatori su un campione scelto a caso e analizzate minuziosamente per genere, eta', cultura e condizioni economica. Il sistema di sorveglianza della Asl provinciale Aq ha 'scattato' una foto molto chiara sul territorio: 48 persone su 100, del campione esaminato sul territorio provinciale in eta' adulta (dai 18 ai 69 anni), sono affette da obesita' o sono in sovrappeso (a seconda dell'eccesso di chili). La rilevazione dara' luogo ad azioni correttive, soprattutto sul piano dell'informazione e dei controlli per cercare di invertire la rotta. Le risposte alle domande, relative a stili di vita e fattori di rischio comportamentale, sono state riportate, in forma anonima, in appositi moduli e poi elaborate per genere, eta', cultura e condizione economica. Un lavoro lungo e impegnativo compiuto da un gruppo di operatori Asl 1, coordinato dalla dottoressa Cristiana Mancini, appositamente formati per svolgere questo tipo di indagine, la cui attivita' rientra nel Servizio Igiene, Epidemiologia e Sanita' Pubblica, diretto dal dottor Giuseppe Matricardi. Il lavoro della Asl 1 e' stato svolto, nell'ultimo quadriennio, in un contesto regionale (in collaborazione le altre Asl) che si e' articolato su 3.500 interviste complessive. "Il problema peso aumenta con l'eta', colpisce piu' gli uomini e le persone con piu' basso livello d'istruzione'', si legge in una nota della Asl provinciale dell'Aquila. "La situazione, purtroppo, e' ancora piu' seria per i bambini (8-9 anni), che sono stati monitorati con sistema di sorveglianza 'Okkio' alla salute. L'Abruzzo si colloca al di sopra dai valori della media nazionale (sia per il sovrappeso (25,8% contro 22 italiano) sia per l'obesita' (14,6% contro il 10.6 nazionale). Dai dati PASSI appare troppo bassa l'attenzione degli operatori sanitari al problema dell'eccesso ponderale: nel periodo 2009-2012, solo il 45% degli intervistati in sovrappeso o obesi riferisce di aver ricevuto il consiglio di effettuare una dieta per perdere peso e il 29% quello di fare attivita' fisica. L'aumento del consumo di frutta e verdura, oltre all'attivita' fisica, e' una delle misure raccomandate. La quasi totalita' degli interpellati mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma solo l'8% ha aderito completamente alle indicazioni, riferendo un consumo di almeno 5 porzioni al di'.Scarsa conoscenza del cibo e mancanza di cultura alimentare, dal punto di vista non medico; mancanza di centri di nutrizione sia negli ospedali che nei distretti periferici, in ambito sanitario. Il presidente del Corso di laurea in Dietistica e direttore dell'unita' operativa di Nutrizione umana e clinica dell'Universita' D'Annunzio, Nicolantonio D'Orazio, riassume cosi' quelli che a suo parere sono i motivi per cui quasi 5 persone adulte su 10, in Abruzzo, sono sovrappeso. ''Oltre alla cultura dell'abbondanza, presente un po' in tutte le regioni del Sud - spiega l'esperto - in Abruzzo c'e' una scarsissima conoscenza del cibo e delle sue proprieta' ed una vera e propria ignoranza sull'alimentazione. A questo si aggiungono una scarsa cultura della nutrizione e la poca attenzione a stile di vita ed attivita' fisica. La questione, in ogni caso - sottolinea - va affrontata sotto diversi aspetti, perche' non dimentichiamo che l'obeso, come l'anoressico e il bulimico, presenta problemi dal punto di vista psicodinamico''. All'origine dell'eccesso di peso degli abruzzesi, secondo il presidente, c'e' anche la mancanza di centri preposti. ''Il problema dell'obesita - evidenzia D'Orazio - e' un problema interdisciplinare complesso e in Abruzzo mancano strutture dedicate. A differenza di altre citta', mancano i servizi di nutrizione umana e clinica. Non possiamo occuparci di questi problemi solo quando c'e' l'Obesity day o iniziative analoge; al cittadino - conclude - dobbiamo dare ambulatori di nutrizione''.

Abruzzesi sovrappeso, ma la colpa non e' dei cuochi. Lo dice apertamente Lorenzo Pace, presidente provinciale pescarese dell'Associazione Cuochi ''Non si cucina piu' in modo sano - dice - e nelle case entra tutto quello che mette in commercio la grande distribuzione, in maniera acritica. Non si ricercano piu' i prodotti nostrani e quindi anche se in questa regione non si mangia 'male', anzi, finisce che il mercato 'vince' sulla cultura''. Per Pace poi il sovrappeso dei bambini e' un fenomeno preoccupante ''perche' e' il segnale che si e' perso il contatto con l'ambiente circostante: una volta in Abruzzo c'era il legame con la campagna anche se stavi in citta', poi andavi a giocare a pallone per ore per strada e quindi facevi attivita' fisica 'sana. Oggi tv e computer e merendine hanno stravolto tutto''. Che fare quindi? ''Facile - chiude il capo dell'Assocuochi di Pescara - evitare di seppellirsi la domenica nei centri commerciali e portare i figli nelle aziende agricole e imparare a mangiare in modo sano'

Una Regione di 'ciccioni'? ''E' tutta colpa del porco...''. N'duccio, alias Germano D'Aurelio, popolare showman abruzzese, ma anche assessore al comune di Montesilvano, prima se la cava con l'inevitabile battuta, poi facendosi serio ribatte che ''e' vero, in Abruzzo siamo abituati a mangiare 'feroci', ma e' perche' siamo un popolo di ex poveri''. ''In Abruzzo - prosegue N'duccio - quando sei magro ti dicono che sei 'sciupato', o no? Quindi se nell'abbondanza sta la salute, non si butta via niente, come col maiale... A questo, lo dico seriamente ora, si aggiunga una cultura alimentare basata sulla carne, sull'olio, sul 'mettere da parte', con una societa' dove on si fatica piu', cioe' non si consuma''.

 

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