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Pubblicato il 11/07/2014 09:09

Calano i fumatori, aumentano i bimbi obesi

osservatorio, fumo, obesità

Sono sempre di meno gli italiani che consumano un intero pacchetto di sigarette o piu' al giorno. Dal 2005 al 2013, infatti, la quota dei cosiddetti "forti fumatori" e' passata dal 38,1% al 31,2%. In generale, invece, nello stesso periodo, la quota di fumatori e' rimasta stabile intorno al 21% (21,3% nel 2013). Sebbene, osservando gli stili di vita, emerga che la popolazione italiana e' in maggioranza normopeso e che i tassi di obesita' o sovrappeso sono sotto la media euroipea, si registra una preoccupante tendenza al sovrappeso trai i bambini: negli anni 2011-2012, infatti, era in sovrappeso o obeso oltre un bambino su tre (35,7%) di 6-10 anni e nel Sud addirittura quasi uno su due (48%). La quota si riduce a uno su quattro (25,1%) tra i bambini di 10-13 anni, ma tra i maschi di questa eta' si attesta comunque al 30,1%. A sostenerlo e' l'Istat, nell'indagine "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari", condotta tra il 2012 e il 2013 e presentata questa mattina presso il ministero della Salute

 Sul fronte del fumo, sottolinea l'istituto di statistica, tra il 2005 e il 2013, gli andamenti sono differenziati in base al genere. Per i ragazzi di 14-24 anni, infatti, si osserva lo stesso andamento della popolazione generale, mentre per le ragazze della stessa eta' da un lato diminuisce la quota di fumatrici (da 15,2% a 13,6%), anche abituali (da 12,4% a 11%), mentre dall'altro aumenta la percentuale di ragazze che iniziano a fumare prima dei 14 anni (da 7,5% a 10,6%), andando a superare l'analoga quota dei maschi, stabile intorno all'8%. Ad aumentare sono anche le fumatrici tra i 65 e i 74 anni, anche abituali. La percentuale di ex-fumatori esposta al fumo di tabacco per oltre 20 anni e', invece, pari al 53,9% (51,9% nel 2005), mentre la quota di quanti hanno smesso di fumare da almeno 15 anni e' pari al 44% (39% nel 2005). Un dato interessante e' quello relativo al rispetto del divieto di fumo nei locali e uffici pubblici: il 9% dei non fumatori intervistati dall'Istat dichiara di essere esposto al fumo passivo nei locali pubblici, con picchi del 20,5% tra i giovani di 14-24 anni e del 12,4% nel Sud. Tra i non fumatori che lavorano, inoltre, l'8,1% e' esposto al fumo passivo nel luogo di lavoro, percentuale che sale all'11,5% nel Sud e nelle Isole.

Passando all'osservazione della forma fisica degli italiani, l'indagine rileva che secondo la classificazione dell'Oms basata sull'Indice di massa corporea , in Italia la maggioranza della popolazione adulta e' in condizione di normopeso (51,2%), il 34,3% e' in sovrappeso, l'11,2% e' obeso e il 3,2% e' sottopeso. Nel confronto europeo, rispetto all'eccesso di peso (sovrappeso o obeso) tra gli adulti, dunque, l'Italia e' seconda solo alla Francia per le piu' basse prevalenze; considerando solo l'obesita', infatti, il nostro Paese e' penultimo con l'11,2% contro il 20% dell'Ungheria (dato 2009) in testa alla graduatoria. Anche in Italia, tuttavia, il trend dell'obesita' e' in aumento sia rispetto al 2000 (+2%), che al 2005% (+1%), sebbene il fenomeno cresca con l'aumentare dell'eta' (da 2,8% nella classe 18-24 anni a 18% nella classe 65-69 anni), soprattutto tra gli uomini (12,1% contro 10,5% delle donne). A destare la maggior preoccupazione e' soprattutto l'eccesso di peso tra i minori: nel 2011-2012, infatti, era in sovrappeso o obeso oltre un bambino su tre (35,7%) di 6-10 anni e nel Sud addirittura quasi uno su due (48%). La quota si riduce a uno su quattro (25,1%) tra i bambini di 10-13 anni, ma tra i maschi di questa eta' si attesta comunque al 30,1%. Un problema legato anche alla scarsa abitudine all'attivita' fisica svolta nel tempo libero: solo il 20,6% della popolazione dai 5 anni in su, infatti, pratica un'attivita' fisica protettiva per la salute (25,9% tra gli uomini e 15,6% tra le donne). Un'abitudine ancor meno diffusa tra i ragazzi fino a 17 anni: 6,9% dai 5 ai 10 anni e 14,2% dagli 11 ai 17 anni.

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