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Pubblicato il 13/04/2013 17:05

Pescara, metà dei detenuti in attesa di giudizio

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'Nel penitenziario - ha detto il direttore - lavorano 160 agenti di custodia per 300 detenuti'

Nella casa circondariale San Donato di Pescara non mancano le problematiche. 'Dei trecento detenuti ospitati - ha spiegato il direttore Franco Pettinelli - il 30 % di essi e' straniero. La stessa percentuale riguarda i detenuti alle prese con problematiche di alla tossicodipendenza. Si tratta di detenuti che presentano delle criticita' per il tipo di cure che devono effettuare e non solo per la somministrazione del metadone. La maggior parte dei reclusi sconta pene per reati contro il patrimonio e reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti'.

Fra i detenuti del San Donato figurano anche alcune decine di Rom. Sono infine una ventina i detenuti che usufruiscono di permessi premio, concessi dal magistrato di sorveglianza Francesca Del Villano. Permessi concessi per motivi di famiglia.

Altri due importanti problemi riguardano la carenza di personale si sorveglianza e la cronica mancanza di fondi.

'Nel nostro penitenziario - ha detto ancora il direttore - lavorano 160 agenti di custodia, ma ne occorrerebbero almeno 190. Siamo nell'ordine di una carenza del 30% che e' comunque comune anche ad altre case circondariali. Piu' grave, ma anche questa non e' una novita' e' la mancanza di fondi. Noi vorremmo mettere in atto, ma lo stiamo comunque facendo, diversi progetti di reinserimento sociale e lavorativo, ma vista la mancanza di fondi, siamo costretti ad affidarci agli enti pubblici e ad associazioni ed enti benefici come la Caritas, la Croce Rossa e il volontariato di tante altre associazioni'.

La Casa Circondariale San Donato di Pescara, catalogata come carcere di media sicurezza, ospita attualmente 300 detenuti. 'Una volta c'era anche la sezione femminile - spiega spiegato il direttore Franco Pettinelli -, ora invece abbiamo solo uomini. Nel nostro penitenziario abbiamo un padiglione giudiziario dove si trovano 150 persone in attesa di giudizio, poi un padiglione penale dove ce ne sono altrettanti che scontano una pena definitiva'.

All'interno della casa circondariale, aggiunge il direttore, 'abbiamo un presidio sanitario permanente, dipendente dalla Asl, dove operano oltre venti persone fra medici e infermieri.

Tutte le prestazioni sanitarie, ad eccezione delle urgenze, vengono effettuate all'interno della nostra struttura, proprio per evitare il continuo via vai dei detenuti verso l'ospedale'.

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