Presidio a Pescara, in piazza Salotto, degli attivisti di Greenpeace per informare i cittadini sulle conseguenze e i rischi delle coltivazioni OGM. Sono stati distribuiti volantini informativi ed esposto uno striscione con scritto "NO OGM". Il prossimo 9 aprile e' previsto il pronunciamento del Tar Lazio sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810. Se il ricorso fosse accolto, si aprirebbe la strada a semine incontrollate di colture OGM, secondo Greenpeace "con conseguenze drammatiche per la filiera agricola italiana, l'ambiente, le produzioni biologiche, le esportazioni e la liberta' di scelta dei cittadini". Trentanove le associazioni contro gli Ogm mobilitate che oggi hanno organizzato presidi in diverse citta' italiane rinnovando l'appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Governo perche' venga emanato, con effetto immediato, un decreto contro le semine OGM e, a partire dal semestre italiano, si impegni in sede europea a elaborare finalmente una chiara iniziativa per impedire coltivazioni geneticamente modificate.
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