Un 31enne di Pratola Peligna è stato accusato di aver rubato in casa della fidanzata preziosi in oro di vario genere di proprieta' della madre, ed e' stato denunciato dai carabinieri della locale stazione con l'accusa di furto. Il giovane, stando a quanto accertato dalle indagini dei militari, aveva perpetrato i furti di da gennaio scorso fino agli inizi di marzo, approfittando del fatto che poteva frequentare l'abitazione della compagna.
In casa mai segni di effrazione e di qui la denuncia della proprietaria ai carabinieri per le misteriose sparizioni di oro. Cio' che ha cominciato a far insospettire i carabinieri era il fatto che l'abitazione era sempre in perfetto ordine e che nel rilevare impronte papillari latenti sui contenitori all'interno dei quali erano custoditi i monili in metallo prezioso non si esaltavano ne' impronte di persone estranee ne' delle impronte lasciate da guanti solitamente utilizzati da chi commette questo genere di reati. Una serie di sommarie informazioni colte nell'ambito familiare dai militari ha quindi fatto emergere la responsabilita' del giovane.
A sostegno del castello accusatorio che la stazione andava delineando nei confronti del 31enne vi era poi il fatto che lo stesso vendeva la refurtiva presso alcuni "compro oro" di Sulmona. Grazie alla documentazione tenuta da questi esercizi commerciali al fine di tracciare la provenienza dei preziosi si e' cosi' riusciti a riscontrare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti del giovane. Parte della refurtiva e' stata recuperata e riconsegnata alla donna.
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