E' stato il giorno di Giancarlo Masciarelli al processo Sanitopoli. L'ex presidente della Fira ha ripercorso tutto l'iter che ha condotto alle due cartolarizzazioni del debito sanitario della Regione Abruzzo. 'La cartolarizzazione non l'ho inventata io. Non ho inventato io neppure l'Ufficio unico degli acquisti e l'organismo di monitoraggio. Erano prescrizioni di legge'. Lo ha tenuto a sottolineare, Giancarlo Masciarelli, nel corso della sua testimonianza, nel processo 'Sanitopoli', che si sta svolgendo nel Tribunale di Pescara.
Masciarelli, chiamato a riferire circa vicende inerenti le due cartolarizzazioni, ha spiegato che tra il 2001 ed il 2003 la Regione Abruzzo era in uno 'stato pre-fallimentare', con un debito di circa un miliardo e 400 milioni di euro, che andava sanato. Di fronte a tale situazione, decise di effettuare degli interventi e in particolare 'di chiudere l'indebitamento attraverso operazioni di cartolarizzazione dei crediti e cartolarizzazioni immobiliari'. Sempre stando al racconto dell' ex presidente Fira, nell'aprile 2004 la Regione approvo' una legge regionale e incarico' pertanto la Fira di monitorare la spesa. Parlando di vicende riguardanti, nella prima cartolarizzazione, debiti e crediti e rapporti tra Asl, Regione e Fira, Masciarelli ha ricordato una cena avvenuta a casa sua nel novembre 2004, da lui chiamata 'cena dei cioccolati', con tutti i vari rappresentati delle case di cura abruzzesi, durante la quale l'ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini rinuncio' a quasi 8 milioni di suoi crediti in cambio della mancata costituzione di parte civile delle case di cura in un suo procedimento in corso. L'ex presidente ha spiegato di aver organizzato la cena in quanto le cliniche si rifiutavano di cedere i crediti, impedendo cosi' che l'operazione di cartolarizzazione potesse procedere e che, in quella occasione, si sanci' la pace fra Angelini e l'Aiop. Sempre parlando dei vari rapporti, ha lamentato il mancato controllo delle prestazioni da parte delle Asl, che dovevano essere effettuati all'indomani della cartolarizzazione. 'I manager - ha piu' volte ripetuto - non hanno adempiuto al loro dovere. E' stato fatto nel dicembre 2012, ben 8 anni piu' tardi'. Masciarelli ha inoltre negato di aver chiesto, nel febbraio 2005, denaro ad Angelini per conto dell'allora assessore Vito Domenici, sotto la minaccia che se non avesse pagato non si sarebbe portata a compimento l'operazione di cartolarizzazione. 'Lo nego - ha detto - Angelini e' uscito dalla cartolarizzazione nel dicembre 2004. Nel 2005 quindi l'operazione era gia' chiusa'
'La Giunta Del Turco all'inizio mi avverso' fortemente, nell'ottobre 2006 mi sollevo' dall'incarico, ma poi fui chiamato a collaborare al Piano di rientro', ha detto Masciarelli. Quella di patteggiare, ha detto oggi rispondendo al presidente del Collegio, Carmelo De Santis, e' una decisione legata a motivi di carattere familiare. 'E' stata una scelta dolorosa - ha precisato -, perche' credo in quello che ho fatto e non ho preso soldi da nessuno'.
Durante la testimonianza ha spiegato: 'Il Piano di rientro, pubblicato il 23 marzo 2007 e attualmente in vigore e' mio, dell'assessore Mazzocca e di Fira Servizi'.
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La testimonianza di Giancarlo Masciarelli, ex presidente della Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, e' al centro dell'udienza odierna, in Tribunale a Pescara, del processo 'Sanitopoli' su presunte tangenti nella sanita' privata abruzzese.
Masciarelli, che ha gia' patteggiato tre anni e quattro mesi di reclusione per questo procedimento e quello sulla Fira, e' stato chiamato a comparire in aula dalla Regione Abruzzo, parte civile nel processo. E' citato anche nella lista di testimoni presentata dalla difesa.
Masciarelli sara' chiamato a riferire, in particolare, sulle due cartolarizzazioni da oltre 800 milioni di euro di debiti della sanita' regionale per le quali e' ritenuto il deus ex machina. Nell'ambito di questa inchiesta nel luglio 2008 fini' ai domiciliari. Due anni prima, nell'ottobre 2006, era stato arrestato - insieme ad altre dieci persone - per la vicenda Fira, nel cui processo, in corso sempre a Pescara, ha gia' deposto il 9 gennaio scorso
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